Maltempo su tutta l’Italia. Allerta rossa in Lombardia. Chiuso collegamento ferroviario con la Francia

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Trombe d’aria, frane, strade bloccate: gran parte dell’Italia è alle prese con l’annunciato maltempo. I nubifragi e il vento forte, secondo le previsioni, non abbandoneranno lo stivale prima di domani. La protezione civile ha infatti diramato un’allerta rossa su parte della Lombardia e arancione in tre regioni: alcune zone del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e ancora della Lombardia e gialla in 14. A causa del maltempo è stato interrotto per una settimana il collegamento Trenitalia con la Francia per una frana che si è abbattuta nella Savoia francese.

Domani il maltempo lascerà il nostro Paese lentamente, fermandosi però fino al pomeriggio su Alto Adriatico, estreme regioni di Nord-Est e tutte le zone centrali: attenzione a forti fenomeni tra Romagna, Marche e Lazio. Giovedì ci sarà il ritorno di alcune piogge in Sicilia, ma nel weekend avremo il ritorno del sole quasi ovunque con temperature fino a 28-30 gradi e picchi oltre i 35 gradi in Sardegna.

Al momento sono sospesi tutti i collegamenti marittimi veloci per le isole di Ischia e Procida, a causa del forte vento e del mare. Sempre a causa delle condizioni meteo avverse per il resto della giornata sono probabili altre cancellazioni di corse di mezzi veloci e traghetti per entrambe le isole. In Salento ci sono stati danni per grandine grande come palle da tennis.

La Marmolada è tornata a registrare temperature sotto lo zero anche di giorno. A Punta Penia, 3.334 metri, la minima è stata infatti di – 3.1, mentre la massima non è andata oltre -1. E non è solo il massiccio sulle Dolomiti a risentire del brusco cambio termico. Nelle città di pianura del Veneto le temperature in 48 ore sono crollate di 13-15 gradi rispetto alle ultime giornate di gran caldo, con massime di 34-35. Nei capoluoghi della regione questa mattina le temperature sono comprese tra i 15 e 17 gradi.

A Venezia anche oggi il Mose resta attivo. Le paratoie del sistema idraulico a scomparsa, già impiegate ieri per una massima che in mare ha toccato i 120 centimetri, sono state alzate di nuovo stamattina alle tre bocche di porto della laguna. Con il Mose attivo la laguna interna rimane protetta e la massima in città potrebbe arrivare agli 80 centimetri, misura con la quale anche le zone più basse restano all’asciutto. Attualmente il mareografo posizionato al di fuori della barriera del Lido registra il valore di marea di un metro.