Da Staro a Campogrosso

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foto Giorgio Peripoli

Piccolo centro afferente a Valli del Pasubio, Staro si colloca ai piedi del Sengio Alto, a oltre 600 metri di quota sulla Val Leogra.  Tra i nomi delle sue contrade, sparse sulle pendici dei monti, riecheggiano origini cimbre. Il suo territorio è noto principalmente per le fonti di acque minerali, oltre che per la storica “Staro-Campogrosso” gara di corsa in montagna di sola salita, con partenza dalla piazza di Staro e arrivo all’Alpe di Campogrosso.

Più in alto rispetto al paesello si trovano ampi prati che giungono fino alla località di Staro Mille, dai quali si godono splendide viste sulle cime delle Piccole Dolomiti.

Esistono principalmente due vie per salire al Passo di Campogrosso dal paese di Staro: una attraverso la località dei Roccoli, l’altra passando per Staro Mille.

La prima si inerpica lungo una strada forestale che si incontra appena dopo il paese, salendo in direzione della Contrada Molin Cubbi. Lungo la via si notano diversi roccoli con la caratteristica struttura slanciata a pianta stretta, utilizzati durante il periodo della caccia. Ad un certo punto la strada raggiunge la dorsale montuosa e diviene sentiero e al contempo si incontrano i segnavia bianco e rossi del CAI. Tra il bosco di faggi ogni tanto si apre una piccola radura che regala scorci sul soprastante Sengio Alto. Il sentiero si impenna nuovamente, sfiora la località Ramaise e si collega a una nuova strada forestale.

Si riprende a salire più dolcemente affrontando una serie di tornanti; a lato della strada si incontra un gruppo di massi di grandi dimensioni, uno dei quali prende il nome di Sassone: in questo luogo persero la vita alcuni soldati del Genio Militare, impegnati nella costruzione della mulattiera che saliva a Campogrosso, lungo la linea difensiva dell’Ortogonale 1.

Seguendo la vecchia mulattiera si passa per la Casaretta, una piccola baita posta su un pulpito erboso. Il panorama qui spazia dal Pasubio al Novegno, mentre più vicino si ammira l’imponente pala rocciosa del Baffelan.

Per raggiungere l’Alpe di Campogrosso non manca molto: non resta che risalire gli ultimi metri di dislivello del sentiero per giungere nei pressi di Malga Campogrosso; ecco che si apre la vista sul massiccio del Carega, sul rifugio Campogrosso e sul Sengio della Sisilla.

Come alternativa di salita si può percorrere la strada che conduce a Staro Mille, amena località dove d’estate si trova pace e refrigerio. Dopo aver oltrepassato le contrade Brandelleri e Gecchelini si segue la carrareccia che da Staro Mille sale alla località Prealti. Caratteristiche sono le minute baite che si incontrano lungo il percorso. Da qui ci si può collegare alla strada della Casaretta, oppure piegare verso destra all’altezza di un tornante e attraversare la Val Serraiera, sfiorando la Sorgente Lonera. Giunti nel versante opposto si supera un tratto piuttosto ripido e si perviene a Malga Baffelan, ai piedi dell’omonimo monte. Da questo punto la vista sulla poderosa parete est fa venire quasi le vertigini!

Per raggiungere il Passo di Campogrosso basta poi seguire la Strada del Re alla base della Cima delle Ofre. Per chi volesse salire ancora è possibile continuare fino alla vetta di quest’ultimo monte, transitando per il Passo delle Gane. Ci si deve districare un po’ tra i mughi ma una volta raggiunta la cima si viene ripagati per la vista a 360 gradi che si ammira da lassù. D’inverno conviene invece salire da nord, passando vicino alla Torre dell’Osservatorio.

Il percorso da Staro a Campogrosso si presta bene anche al periodo invernale, tant’è che in quest’anno ricco di neve è possibile partire con sci o ciaspole ai piedi direttamente dal paese. In questo caso conviene salire lungo i prati della Contrada Brandelleri e poi per Staro Mille, continuando per la Casaretta. Le difficoltà sono a portata di tutti, anche in fatto di sicurezza del manto nevoso. Si tratta di una gita ormai “d’altri tempi”, quando questi itinerari si potevano percorrere ogni inverno con la neve. È da ricordare a riguardo che nei pressi di Staro Mille si trovava un impianto di risalita, da tempo ormai dismesso.

Il dislivello da Staro a Campogrosso è di circa 800 metri, mentre lo sviluppo del percorso varia dai 6 agli 8 chilometri a seconda della via che si sceglie di intraprendere. Per completezza è da riportare che dal vicino Passo Xon, all’altezza della Contrada Rive, sale un ulteriore sentiero che si collega a quello della Casaretta.