Manager da 6 anni in commercio e marketing, lascia tutto e parte per il Sudan con il Cuamm

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Sara Gianesini, 36 anni, è di Chiampo

E’ una scelta convinta e radicale quella di Sara Gianesini, 36enne di Chiampo che dopo aver lavorato 6 anni in un’azienda, in area commerciale e marketing, decide di dare una svolta alla propria vita e di dedicarsi ai Paesi in via di sviluppo: domattina, mercoledì 25 gennaio, prenderà un aereo per il Sud Sudan. Nello stato africano, uno dei più instabili e difficili in cui opera l’associazione Cuamm-Medici con l’Africa, Sara rimarrà per 6 mesi a svolgere un compito nascosto ma indispensabile: la gestione amministrativa dei progetti nell’ospedale di Lui.

«Nel 2012 ho deciso che la mia vita doveva prendere una piega diversa e così ho lasciato il lavoro. Ho viaggiato, fatto diverse esperienze di volontariato, sono stata 2 mesi in Guinea Bissau prima e poi altri 3 mesi in Brasile – spiega Sara Gianesini -. In Guinea sono poi ritornata per circa 2 anni per coordinare un progetto di una Ong di Torino. Una volta tornata, ho capito che la cooperazione internazionale era la mia strada e ho cominciato a formarmi in questo ambito. Ci ho pensato a lungo prima di accettare questa proposta da Medici con l’Africa Cuamm, però ho voglia di mettermi in gioco, fino in fondo, anche in un contesto così difficile e instabile. Non sarei normale se non avessi un po’ di paura, ma parto con una buona dose di determinazione e con il desiderio di andare fino in fondo».

Il legame di Medici con l’Africa-Cuamm con Vicenza e il suo territorio è forte. In 65 anni di storia dell’associazione, sono circa 140 gli operatori vicentini partiti con Cuamm: nella zona è attivo un gruppo di sostegno che conta circa una trentina di soci e duecento simpatizzanti e che promuove iniziative di sensibilizzazione e sostegno al Cuamm.

È possibile sostenere il lavoro di Sara e degli altri operatori di Medici del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online sul loro sito; con 40 euro è possibile garantire il parto assistito a una futura mamma.

L’associazione Medici con l’Africa-Cuamm

Nata nel 1950, è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. In 65 anni di storia sono state 1.615 le persone inviate, 221 gli ospedali serviti, 41 i paesi d’intervento e 165 i programmi principali realizzati.
Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnata in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con 827 operatori (213 europei e 614 africani), 72 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto; appoggia 14 ospedali, 35 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e 2 università (in Etiopia e Mozambico).

Il Cuamm nel Sud Sudan

Ultimo nato tra gli stati africani, nel 2011, il Sud Sudan non ha ancora trovato pace e stabilità. Le tensioni riprese nel 2013, infatti, non sono ancora del tutto placate. Medici con l’Africa Cuamm è presente nel Paese dal 2006, anno in cui i primi medici sono arrivati all’ospedale di Yirol, nello stato dei Laghi: oggi, con un personale internazionale di 50 persone, il Cuamm lavora a fianco degli operatori locali all’interno anche degli ospedali di Cueibet e Lui, dove è stata inaugurata una scuola per infermiere e ostetriche, oltre che con progetti di sanità pubblica in sei contee: Yirol West, Rumbek North, Rumbek Centre, Rumbek East, Mundri East e, più di recente, Wulu.
Sono quasi 600.000 le persone che possono fare affidamento sui servizi sanitari garantiti dall’intervento, in una situazione in cui il sistema sanitario nazionale è praticamente inesistente.