Marco Paolini patteggia per l’incidente mortale in cui morì una donna vicentina

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Nel riquadro Alessandra Lighezzolo, nello sfondo l'ospedale Borgo Trento di Verona dove è spirata

Un incidente drammatico che lo scorso luglio strappò Alessandra Lighezzolo alla sua famiglia, e vide il noto autore, scrittore e attore Marco Paolini come responsabile dello scontro tra due veicoli in autostrada. A circa dieci mesi di distanza da quel tragico 17 luglio si conclude lo strascico giudiziario con il patteggiamento: al regista bellunese comminato un anno di pena – sospesa – come condanna personale, oltre al blocco del permesso di guida per 12 mesi. A perdere la vita, dopo una disperata lotta per sopravvivere durata due giorni, fu la commerciante di Arzignano di 53 anni, che viaggiava con un’amica – gravemente ferita – a bordo di una Fiat 500 tamponata dalla Volvo dell’attore, uscito incolume dalla carambola avvenuta nei pressi di Verona.

Una banale distrazione, probabilmente a causa di un colpo di tosse mentre si trovava alla guida della sua auto di grossa cilindrata, venne additata come la probabile causa a monte dell’incidente. Che costò la vita ad Alessandra Lighezzolo – spirata all’ospedale Borgo Trento di Verona – e un dolore straziante dei famigliari, giorni di cure in ospedale all’amica Anna alla guida dell’utilitaria, e infine le accuse di omicidio colposo e lesioni gravi a Paolini, sempre dichiaratosi costernato in seguito al drammatico incidente.

Tutta la città di Arzignano si strinse intorno al marito e ai due figli della sfortunata donna commerciante, che gestiva un negozio di abbigliamento per bambini e ragazzi in centro.