Non solo lupi: sul Carega cane lasciato libero insegue e acciuffa un camoscio – VIDEO

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Non si può sempre “incolpare” i lupi dell’uccisione di animali selvatici o da allevamento. Lo dimostra un video girato con uno smartphone nei giorni scorsi sul gruppo del Carega, nel quale si vede un cane nero inseguire e raggiungere un camoscio, in fuga disperata.

Nel video, girato con molta probabilità lo scorso fine settimana da escursionisti sul versante vicentino che guarda alla piana di Campogrosso, si vede quello che è decisamente un cane inseguire con agilità, in mezzo alla neve alta, un giovane camoscio, attardato rispetto ad altri tre esemplari, che il cane stesso ignora.

Le immagini durano  complessivamente 29 secondi, al termine dei quai si vede il cane agguantare l’ungulato, che però fugge di nuovo, forse ferito ma di nuovo inseguito fra i dossi provocati dalla neve. Non è dato a sapere se il cucciolo, alla fine si sia salvato o no.
Dato che oggi non nevica (e nei fotogrammi si scorge un leggero nevischio), è facile pensare che il video sia dei giorni scorsi, se non addirittura dello scorso fine settimana. “La zona – spiega la guida di media montagna Davide Deganello – sembra quella del Boale dei Fondi o forse di Prà degli Angeli”. E in effetti è stato direttamente da alcune persone che hanno visto il cane poco dopo, a spiegare su Facebook che il fatto è accaduto domenica scorsa 15 gennaio sul Boale dei Fondi: “Dopo – raccontano – abbiamo visto il cane risalire il Prà dei Angeli con un gruppo di scialpinisti”.

“Chi va a fare le escursioni con gli sci d’alpinismo – commenta il veterinario thienese degli animali selvatici Massimo Nicolussi – deve tenere il proprio cane a casa, non portarselo al seguito come si vede nel video. Impossibile infatti tenerlo al guinzaglio nel momento della discesa. Triste vedere come un giovane camoscio già in difficoltà a causa della stagione invernale debba soccombere a causa di un cane ben pasciuto e sufficientemente allenato che trascorre le sue giornate all’interno di una casa riscaldata”.
Quello che è certo è che grazie anche al video, diventato virale su whatsapp e i social, le guardie della polizia provinciale stanno ora cercando il proprietario del cane.