Inaugurata la passerella di Secula a Longare. Entro fine anno il nuovo ponte sul Bacchiglione

È stata aperta questa mattina, 24 aprile, la nuova passerella ciclopedonale di Secula, che collega questa frazione a Longare. I tecnici di Vi.Abilità hanno rimosso le transenne lasciando passare i primi pedoni e ciclisti.

La passerella garantisce il passaggio da un lato all’altro del Bacchiglione, consentendo ora la chiusura totale del vecchio ponte di Secula, che può essere demolito per lasciare spazio al nuovo. Ed è sul nuovo ponte che è ora rivolta l’attenzione di Provincia di Vicenza e Comune di Longare, tanto da farsi “promettere” dall’impresa che sta eseguendo i lavori di rivedersi per l’inaugurazione entro fine anno.

La nuova passerella ciclopedonale è costata 240 mila euro a carico della Provincia. È un impegno che quest’ultima e Comune si erano presi con la comunità, per assicurare la mobilità lenta, in particolare il collegamento sia con Vicenza, attraverso la pista ciclabile della Riviera Berica, che con Padova attraverso la ciclovia del Brenta.

Lunga 49 metri, la passerella è larga 2,44. Sulle pareti interne, per motivi di sicurezza, è stata installata a tutta altezza una rete di protezione, per escludere la possibilità di cadute. È posizionata vicina al ponte esistente e funge anche da supporto delle tubazioni dei sottoservizi attualmente posizionati sul ponte stradale della Secula, in modo da togliere qualsiasi interferenza con le lavorazioni per la demolizione e ricostruzione del ponte. Sarà mantenuta fino alla realizzazione della pista definitiva, che il progetto prevede in affiancamento al nuovo ponte.

Il nuovo ponte di Secula sostituisce l’attuale sulla strada provinciale 20 tra Longare e Secula sul fiume Bacchiglione e costerà alla Provincia di Vicenza 5,4 milioni di euro. Sarà in metallo, lungo 48 metri e largo 8,50 metri, che diventano 11 se si aggiunge la pista ciclabile che lo affianca in tutta la lunghezza. È ad arco, con una struttura a un’unica campata in sostituzione delle tre campate attuali.

Le pile in alveo saranno sostituite dalla palificata di sostegno direttamente dalla quota stradale. L’assenza di pile in alveo permetterà di risolvere anche il problema idraulico, visto che le pile di sostegno rappresentano un vero e proprio ostacolo al deflusso delle piene. Dettaglio non da poco, visto che l’area oggetto di intervento è di golena “esondabile o a ristagno idrico”.