Natale, il ministro Speranza: le restrizioni saranno significative

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Aspettando il nuovo dpcm che regolerà le festività natalizie, queste le parole poco fa del ministro della Salute: “Le misure che stiamo decidendo e che dobbiamo comunicare agli italiani prevedono un restringimento abbastanza significativo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio”. Così Roberto Speranza parlando delle regole, a cui lavora il governo, volte a limitare i contagi da coronavirus in vista delle festività alle porte. Oggi potrebbe essere la giornata in cui saranno rese note le misure anti-Covid per i prossimi giorni. Dopo la riunione con i capi delegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, nel pomeriggio è in programma il Cdm. Poi il premier potrebbe annunciare ufficialmente le nuove regole.

Intanto in 15 Regioni è stato superato il limite di sicurezza del 30% dei posti di terapia intensiva utilizzati per l’emergenza Covid. E’ l’allarme lanciato da uno studio del sindacato medico Anaao Assomed, in cui si sottolinea inoltre la carenza di personale specialista in anestesia e rianimazione. Da almeno 4 anni i bandi di concorso vanno semideserti e per il funzionamento dei posti, vecchi e nuovi, di terapia intensiva mancano ben 3.101 anestesisti.

Restare a casa durante il Natale, a prescindere dalle restrizioni alla mobilità adottate dai governi. È l’appello lanciato da Oms Europa.Il direttore dell’organismo Hans Kluge ha sottolineato che “c’è una differenza tra ciò che è permesso fare e ciò che dovreste fare”.E mentre si attende la stretta anti-Covid di fine anno che dovrebbe essere varata nel Cdm in programma per le 18 il presidente della conferenza delle Regioni Bonaccini dice che “l’importante è avere la consapevolezza che serve grande rigore per evitare la terza ondata£. Rezza, consigliere del ministro della Salute, avverte che l’Rt tende a non scendere più e chiede “atteggiamenti previdenti per evitare che l’epidemia riparta durante la campagna vaccinale”.