Ladro seriale di biciclette preso al volo dalla polizia locale grazie alla videosorveglianza

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A Schio la caccia al ladro seriale di biciclette si è conclusa con l’arresto, sia per il furto della due ruote, che per un precedente mandato di cattura che pendeva sulla testa dell’uomo e relativo ad una pena da scontare per un altro furto sempre a Schio, avvenuto tre anni fa.

L’uomo arrestato è 32enne di Vicenza, Andrea Tognon. Tutto ha inizio la mattina del 23 giugno, quando il sindaco 43enne di Torrebelvicino – Emanuele Boscoscuro, dipendente del Comune di Schio – si è presentato al comando della polizia locale di Schio in via Pasini denunciando di essere stato appena derubato della sua bicicletta da corsa, del valore di 500 euro, con la quale si era recato al lavoro e che era parcheggiata in via Pasini.

Gli agenti hanno esaminato subito le immagini della videosorveglianza urbana disponibili, constatando così che il furto era avvenuto pochi minuti prima, precisamente alle ore 11.13, da parte di un soggetto che era giunto sul posto a bordo di un’altra bici, che aveva lasciato sul posto dopo aveva tagliato con un tronchesino il cavetto d’acciaio di sicurezza della bici del malcapitato. Arnese che poi aveva rimesso in un marsupio.

Nelle immagini si vedeva poi lo sconosciuto allontanarsi con la “nuova” due ruote lasciando l’altra, di un valore inferiore (300 euro) sul posto, probabilmente perché, essendo da donna, avrebbe destato l’attenzione di eventuali controllori. Gli agenti hanno quindi diramate le ricerche alle pattuglie in circolazione, accompagnate dalla descrizione sia del ladro che della bicicletta. E infatti la velocità delle ricerche ha dato buone esito: una squadra di agenti ha individuato infatti l’uomo alla stazione ferroviaria di Schio, meno di mezz’ora dopo, mentre era in attesa del treno per Vicenza sul quale avrebbe caricato la bicicletta rubata, che era vicino a lui.

Tanto è bastato per fermarlo, recuperare il velocipede e, dopo l’apposito riconoscimento,  restituirlo al legittimo proprietario. La perquisizione personale a cui il ladro è stato sottoposto ha permesso, a prova del fatto che fosse lui l’autore,di trovare nel marsupio anche il tronchesino. L’identificazione ha poi fatto emergere l’ordine di carcerazione che pendeva sul Tognon, emesso dalla Procura di Vicenza il 4 giugno scorso. Il pm ne ha quindi ordinato l’arresto e l’accompagnamento alla casa circondariale di Vicenza: deve scontare un anno e due mesi reclusione a seguito di una condanna definitiva per furto aggravato, avvenuto sempre a Schio il 17 maggio di tre anni fa.

Ne frattempo in via Pasini si è presentata anche la legittima proprietaria – una 50enne di Schio – della bici da donna che Tognon aveva abbandona sul luogo del furto della bicicletta da corsa. Anche in questo caso la sottrazione era avvenuta usando un tronchesino per aprire la catena di sicurezza. Per il 32enne è scattato quindi anche il nuovo arresto, per furto aggravato continuato di biciclette. Ieri mattina il giudice Lorenzo Miazzi ne ha convalidato l’arresto, applicando la custodia cautelare in carcere, come da richiesta del pm Hans Roderrich Blattner.

“Grazie alla tempestiva segnalazione da parte del cittadino, ai nuovi impianti di videosorveglianza e all’ottimo lavoro della polizia locale, questa volta si aprono le porte del carcere. Complimenti” ha commentato su Facebook il sindaco di Schio, Valter Orsi.