Ispezione a sorpresa Arpav-Ulss al cantiere Vallugana. Pugno di ferro del Comune

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Una delle immagine diffuse dal Comune di Malo dal cantiere Spv di Vallugana

Sopralluogo a sorpresa nei giorni scorsi sul cantiere allestito in Vallugana, sul tratto maladense della Superstrada Pedemontana Veneta, in seguito ai problemi di natura respiratoria riscontrati dai residenti delle aree limitrofe. L’ispezione – non annunciata – è stata promossa dal sindaco di Malo Paola Lain, accompagnata dai tecnici dell’Arpav di Vicenza e dell’Ulss 7 oltre che dal personale dell’Ufficio Ambiente dell’ente locale. A questa fa seguito alla notizia della possibile azione legale contro il consorzio Sis. Che potrebbe sfociare nel sequestro del cantiere. Di ieri l’emissione di un’ordinanza comunale che impone il rispetto di sei punti con effetto immediato: in pratica, un “pugno di ferro” che l’amministrazione impone alla società appaltatrice dei lavori.

Nel corso della verifica “sul campo” e delle rilevazioni sulla salubrità dell’aria sono state constatate una serie di inadempimenti. Tra questi la mancanza dei previsti getti d’acqua che dovrebbero essere in funzione nel corso delle operazioni di movimentazione della terra, dei quali uno solo risultava operativo e, quindi, del tutto inadeguato a coprire le polveri innalzate e disperse nell’atmosfera.

Il “blitz” con elmetto da cantiere – e mascherina vista la situazione delicata – è avvenuto giovedì 17 ottobre nella zona di Vallugana dove sta sorgendo lo snodo più discusso della Spv. Un sopralluogo mirato a cui ha fatto seguito, a una settimana di distanza, la pubblicazione di un’ordinanza in seguito all’amara constatazione che nei giorni successivi al richiamo non è stato approntato alcun provvedimento concreto per ripristinare le condizioni richieste. In particolare riguardo all’abbattimento delle polveri da cantieri, a cui si associano altre disfunzioni in merito al transito dei mezzi pesanti a cassoni scoperti lungo la viabilità pubblica.

I punti salienti del documento emesso in Comune di Malo e a firma del primo cittadino sono i seguenti: 1) l’attivazione e la costante efficienza del sistema di abbattimento delle polveri mediante bagnatura delle stesse evitando la caduta d’acqua nelle aree di transito degli automezzi, così da non causare il trascinamento di fanghiglia lungo la viabilità pubblica; 2) la rimozione degli accumuli di materiale scavato e depositato in prossimità delle abitazioni limitrofe; 3) la proibizione di movimentare materiale in caso di mancato funzionamento del sistema di abbattimento polveri; 4) lo spegnimento dei motori dei mezzi in attesa dello scarico e carico dei materiali; 5) la copertura dei cassoni dei mezzi con appositi teli non appena completato il carico; 6) l’attivazione sistematica del segnale acustico prima del brillamento delle mine.

Il Comune ha incaricato gli ufficiali di polizia giudiziaria e gli agenti della forza pubblica a far osservare il presente provvedimento.