“Basta cemento”: parte da Agritour la raccolta firme contro il nuovo casello in A31

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Agrotour dei Strodi a Schio e San Vito di Leguzzano

Una raccolta firme per fermare lo spreco di suolo e la cementificazione, e valorizzare invece la biodiversità agricola del territorio e il verde pubblico. A farsene promotore è Agritour, il
progetto dedicato al “viaggiare lento” creato per tornare a vivere la campagna vicentina tra Vicenza e le Piccole Dolomiti, attraverso percorsi su strade secondarie e incontri con le 46 aziende agricole associate.

L’iniziativa prende avvio dallo studiomuoVIVIcenza – Connettere le imprese, avvicinare le persone” realizzato lo scorso maggio da Confindustria Vicenza. Il documento “propone di riversare sul territorio un’enorme colata di cemento – scrivono in una nota i promotori di Agritour – parte del quale riservata alla costruzione di un nuovo casello sulla A31, nel territorio tra Marano e Zané”. Un progetto che non considera la vicinanza ad altre infrastrutture: quest’opera sorgerebbe a soli tre chilometri dal casello di Thiene e a soli cinque da quello di Piovene Rocchette, con un costo di 20 milioni di euro e a poca distanza di tempo dalla realizzazione della bretella Schio-Thiene (costruita proprio per facilitare l’accesso della A31 alle zone industriali di Schio, Santorso e Zané). Sarà un progetto che consumerà terreni agricoli e peggiorerà l’impermeabilizzazione del suolo, nonostante i continui disastri che già si consumano ad ogni pioggia intensa”.

“Di fatto, Agritour dea Molonara – osserva Davide Pinton, presidente dell’associazione Agritour – il primo percorso tra Schio, Marano e Zané, inaugurato nel 2017, sarebbe cancellato con una colata di cemento da questa opera. Le aziende agricole sarebbero gravemente danneggiate da un progetto che divorerà anche quelle aree di risulta e
marginali del territorio che rappresentano in realtà uno spazio fondamentale per tutelare il verde pubblico”.

A confermare l’Alto Vicentino “bestia nera” in quanto a quantità di suolo consumato è anche un recentissimo Rapporto dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (qui i dati completi interattivi), che per il 2018 vede Thiene sesto fra i comuni più cementificati del Veneto (39,15% di suolo consumato sul totale della propria superficie), battuta nel vicentino solo da Padova, Noventa Padovana, Spinea, Treviso e Cassola. Decimo posto per Zanè (36,21% di suolo consumato).

“Il nostro progetto si propone come un vero e proprio marchio a riconoscimento di un territorio – continua Marco Miglioranza, coordinatore di Agritour – mettendo in rete le aziende con le comunità locali e il patrimonio locale con la storia, sta nascendo un sistema
territoriale che valorizza un’idea di benessere fondata sulla relazione, la partecipazione e la tutela ambientale, anziché sullo sviluppo sfrenato che non considera il suo impatto ambientale. Si tratta inoltre di un progetto che ha a cuore la salute dei cittadini, preserva l’acqua come bene comune e promuove la mobilità leggera, in bicicletta e a piedi, portando i cittadini nel verde agricolo che si trova proprio vicino a dove abitano”.

Agritour, infatti, da un lato mira a preservare l’attività agricola e darle nuovo respiro, dall’altro vuole essere una proposta di turismo rurale e un tentativo di ricostruire dei legami culturali a partire dalla relazione virtuosa con il territorio. Tentativo finora riuscito, come testimonia il recente successo di pubblico dell’inaugurazione di Agritour dea Tera Crea, tra i Comuni di Malo e Isola. Tra le attività proposte troviamo esperienze dirette in fattoria, il contatto con la natura, la sana alimentazione con prodotti a filiera corta a cui hanno partecipato almeno 15 mila le persone solo nel 2018.

“Agritour è uno spazio collettivo di immaginazione di un futuro migliore – conclude Marco Sartore, contadino socio di Agritour – in questi mesi un coro di voci dei giovani di tutto il mondo ci sta mostrando le contraddizioni di un sistema di sviluppo malsano, come
quello proposto da Confindustria Vicenza, basato sul cemento e sempre nuove costruzioni. Non possiamo più sostenerlo. La nostra direzione è la stessa: valorizzare lo spazio pubblico come comunità che hanno a cuore il futuro dell’agricoltura, della biodiversità e della Terra”.

La raccolta firme, attiva fino a fine anno, potrà essere sottoscritta in tutti gli eventi Agritour e nelle aziende associate. Il 3, 4, 5 e 6 ottobre Agritour sarà inoltre presente alla Festa del Mais Marano a Marano Vicentino con uno spazio dedicato proprio alla raccolta firme. Il 19 e 20 ottobre, invece, Agritour parteciperà a “La Montagna in Città” a Schio con attività didattiche e uno stand gastronomico in piazza Falcone e Borsellino. Altre info su agritour.vi.it.