Nella ex Lanerossi un polo produttivo da 190 mila metri quadrati con verde e ciclabili

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La presentazione del progetto in Comune a Schio

“L’affermazione che in zona industriale di Schio ci sono capannoni liberi è una leggenda metropolitana: gli imprenditori ci chiedo aree da destinare ad attività produttive e questa è l’ultima area disponibile a questo scopo”. Sta tutta in questa affermazione del sindaco Valter Orsi la “ratio” dell’operazione che verrà realizzata sull’area della ex Lanerossi in Zona Industriale e che segna la destinazione futura – questa volta d’amore d’accordo con l’amministrazione comunale – del complesso industriale che in tempi andati ha aperto la strada a tutta l’area produttiva scledense. Nei giorni scorsi infatti è stato fatto un altro importante passo avanti verso la riqualificazione dei 320 mila metri quadrati (delimitati da viale dell’Industria, via Luigi Dalla Via, via Luigi Cazzola, via Maestri del Lavoro e via dell’Artigianato) che solo pochi anni fa rischiavano di diventare un nuovo centro commerciale e che ora invece manterranno la natura originaria per la quale erano stati concepiti (e inaugurati nel 1966).

La Giunta, infatti, ha adottato il Piano Urbanistico Attuativo presentato da Immobili e Partecipazioni srl, società del gruppo Marzotto proprietaria dell’area. “Il Piano Urbanistico Attuativo adottato è il frutto di un lungo e impegnativo lavoro condiviso tra l’equipe di progettazione della società e l’amministrazione comunale – sottolinea l’assessore all’urbanistica, Sergio Rossi -. In questo senso c’è stata una collaborazione molto proficua volta ad allineare il più possibile le aspettative di interesse pubblico con le esigenze private della società proprietaria dell’area”. La zona è quella  e della superficie di circa 320mila metri quadrati.

Nel Piano Urbanistico Attuativo adottato è prevista la realizzazione di 32 lotti edificabili, di cui 5 a destinazione commerciale collocati a margini dell’area e 27 a destinazione artigianale-produttiva, per un totale di superficie di circa 190mila metri quadrati. “Rispetto ai lotti edificabili il Pua tiene in considerazione il rispetto della qualità architettonica degli interventi da raggiungere sia impiegando materiali e finiture di valore che utilizzando cromie in armonia con le peculiarità ambientali e paesaggistiche dell’area circostante – aggiunge Rossi -. La zona industriale di Schio è considerata la migliore in Veneto per caratteristiche estetiche e funzionali e tale deve rimanere”. Il Piano, poi, prevede 5mila metri quadrati di piste ciclabili che attraverseranno tutta l’area dell’ex Lanerossi e collegheranno via Maestri del Lavoro con viale dell’Industria. “La componente delle piste ciclabili – continua Rossi – è fondamentale. In quest’area un sistema efficiente e protetto di ciclabili può diventare strategico per favorire la mobilità sostenibile nei percorsi casa-lavoro e viceversa. Ciò consente di ridurre i flussi di traffico e, di conseguenza, l’inquinamento atmosferico. Ovviamente l’area sarà servita anche dal trasporto pubblico locale».

L’aspetto ambientale, infatti, è centrale nel Piano: la quota destinata a verde è di circa 13mila metri quadri di superficie pubblica e 63mila di superficie privata. Nello specifico è prevista la salvaguardia di due aree verdi di grandi dimensioni: una a nord e una a sud. Non solo: nei pressi dell’ingresso all’area da via Cazzola è previsto anche un boschetto che andrà ad arricchire la zona dedicata alle attività commerciali. “Alla progettazione del PUA ha partecipato anche un esperto forestale incaricato da Immobili e Partecipazioni a ulteriore testimonianza dell’attenzione che entrambe le parti hanno posto sugli aspetti ambientali – spiega l’assessore all’urbanistica -. È previsto, inoltre, che in tutta l’area vengano messe a dimora specie arboree autoctone adatte al tipo di ambiente”. Per quanto riguarda, invece, lo scarico delle acque meteoriche è prevista la realizzazione di un sistema a infiltrazione attraverso l’installazione di due materassi drenanti interrati, . “Si è optato per questa opzione, alternativa allo scarico in fognatura, per non gravare sul Timonchio”. La viabilità interna conta a quasi 27mila metri quadrati, ci sono circa 3700 metri quadrati di marciapiedi e 15mila di parcheggi, tra cui alcuni dedicati esclusivamente ai camion. Tre gli ingressi previsti: a nord da Viale dell’Industria, a nord-est da via Luigi Dalla Via (dove verrà parzialmente modificato l’attuale innesto) e a est da via Luigi Cazzola grazie alla realizzazione di una nuova rotatoria. Dopo l’adozione del Pua. da parte dell’amministrazione, con il passaggio in giunta giovedì scorso, ora è prevista la Valutazione d’Impatto Ambientale da parte della Provincia di Vicenza e la Valutazione Ambientale Strategica della Regione Veneto.

A sinistra Maurizio Cornale, amministratore unico di Immobili e Partecipazioni, a destra il sindaco di Schio Valter Orsi

Soddisfatto il sindaco Valter Orsi, che con la soluzione individuata segna probabilmente il risultato di maggior successo del suo mandato amministrativo: nell’ottobre 2016 la giunta nel suo primo mandato da sindaco ritirò in autotutela la propria delibera, chiudendo la strada al progetto di trasformare la ex Lanerossi in un polo commerciale per 50 mila metri quadrati e artigianale-industriale per altri 80 mila. “L’adozione del Pua – spiega – segna un passo importante nell’ambito della rigenerazione di un’area che ha caratterizzato lo sviluppo industriale del nostro territorio. Ci sarà tempo anche per le osservazioni da parte dei cittadini. Negli ultimi tempi abbiamo ricevuto diverse richieste di spazi da parte di aziende che si trovano nella condizione di ampliare i propri stabilimenti produttivi. Questo intervento garantirà la possibilità per gli imprenditori di poter investire nell’ambito di una zona industriale d’eccellenza, dotata di servizi e infrastrutture, innovativa e ricca di professionalità”.

“Questo – ha spiegato Maurizio Cornale, amministratore unico di Immobili e Partecipazioni – è solo l’inizio di un percorso. In questo periodo abbiamo verificato la fattibilità tecnica ed economica del progetto, che è molto impegnativo per dimensioni ma può rivelarsi vincente. L’interesse dimostrato dagli imprenditori ha dato un impulso importante. Ringrazio l’amministrazione per la capacità e l’unità di intenti dimostrata”.