Furti a raffica con la scusa dei “centrini”: in carcere Gloria Helt

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Gli anziani sono spesso nel mirino di truffatori

E’ stata portata in carcere ieri sera Gloria Helt, la donna sinta di Schio di 38 anni nota per essere una ladra seriale e protagonista di una serie di tentativi di furto nello scledense anche negli ultimi due mesi. I carabinieri di Piovene, infatti, ieri sera hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Vicenza.

L’ultimo reato di cui si aveva notizia risaliva ai primi di settembre, quando il furto in casa di una 88enne di Santorso si era risolto con l’arresto della Helt, che il giudice aveva posto ai domiciliari in attesa del processo, ma fra i fatti contestati a Gloria Helt emergono ora anche altri episodi di furto precedenti.

Lo scorso 2 agosto, infatti, una cittadina di Piovene aveva sporto denuncia per una donna che, insieme alle proprie due figlie minorenni, si era introdotta all’interno del giardino della sua villetta. Scoperta, aveva affermato di voler vendere dei centrini, allontanandosi velocemente quanto la proprietaria decideva di chiamare i carabinieri.

Il 6 agosto anche un’altra cittadina di Piovene aveva a sua volta denunciato di essere stata derubata di alcuni monili in oro che custodiva nella propria abitazione.

I controlli sulle telecamere di videosorveglianza svolti dai carabinieri avevano però consentito ai militari di riconoscere la stessa donna nei diversi tentativi di furto in abitazione. Proprio la completezza degli accertamenti e le fonti di prova acquisite dai militari dell’Arma hanno portato quindi la Procura della Repubblica di Vicenza a richiedere e ottenere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Gloria Helt.

Era ormai noto come la donna – che come detto era agli arresti domiciliari – utilizzasse l’espediente della vendita dei centrini nel caso di fortuito di un incontro con i proprietari di casa e come spesso si facesse accompagnare, nelle sue attività criminose, dalle figlie per non insospettire e ben disporre gli animi di chi avrebbe potuto “incrociare” durante i suoi furti.