Politica locale, elezioni e corsa al candidato civico nel romanzo di Tomasoni “Caccia al sindaco”
La ricerca di un candidato sindaco e la corsa al “civismo” in un ipotetico Comune veneto. Un racconto inventato ma attualissimo. Si tratta del romanzo “Caccia al sindaco” del giornalista scledense Stefano Tomasoni. L’autore è stato ospite di Gianni Manuel e Mariagrazia Bonollo ai microfoni della rubrica di Radio Eco Vicentino “Parlami di Te“.
Con una lunga esperienza da responsabile della comunicazione di Confindustria Vicenza, Tomasoni si è formato seguendo quello che definisce un “percorso classico per l’epoca, quando non esistevano le scuole di giornalismo. Mi sono diplomato al liceo classico e poi laureato in lettere. Ho sempre avuto l’ambizione di fare il giornalista: a undici anni costruivo già dei giornalini a casa ritagliando le foto dal Touring Club e reimpastando gli articoli”. Non nasconde che “da ragazzo volevo diventare corrispondente da Parigi per il ‘Corriere della Sera’. Poi però le aspettative devono fare i conti con la realtà, e quindi si prende ciò che la vita offre. Comunque sono riuscito a vivere grazie alla scrittura, che era il mio obiettivo”.
Prima di approdare in Confindustria Vicenza, Tomasoni ha iniziato la sua carriera come corrispondente locale per “Il Giornale di Vicenza”, “Il Gazzettino” e anche per il settimanale “Vicenza Oggi”. “All’ufficio stampa di Confindustria ho lavorato fino a 6-7 anni fa. Poi si è presentata un’altra possibilità di cambiamento e sono tornato a ‘Il Giornale di Vicenza’, dove mi occupo di inserti speciali e di economia”.
Quella per la scrittura è sempre stata una sua grande passione: “È la cosa che mi riusciva meglio”, confessa. “Oltre ai giornalini, a undici anni ho anche scritto un librettino in tema Far West. Dopo aver finito l’esame di maturità ho bussato alla porta di Paolo Zani, che era corrispondente per ‘Il Gazzettino’ da Schio, e lui mi ha assegnato la scrittura dei miei primi articoli. Ho iniziato così la mia carriera di giornalista”.
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Il suo ultimo libro, “Caccia al sindaco“, è il frutto della sua volontà di scrivere di provincia e di politica locale: “È un romanzo di fantasia che racconta una campagna elettorale che ha luogo nell’immaginaria cittadina di Gorzone, situata però in una provincia di Vicenza che si riconosce molto facilmente. Mi sono divertito a raccontare questa campagna elettorale inserendo personaggi caricaturali e situazioni più serie. I protagonisti sono i gemelli Drago, una sindacalista, un preside indipendentista e un avvocato napoletano trapiantato nel vicentino. Più un contorno di altri personaggi che insieme dipingono una realtà che spero sia divertente”.
Il romanzo “comincia con un funerale, perchè uno dei due gemelli è titolare di una ditta di pompe funebri. Da questo evento si sviluppa la narrazione fino a che entra in scena la vicenda politica, in particolare la questione di un ricambio in un momento in cui si vive la crisi dei partiti e si va alla ricerca di un candidato civico. L’avvocato, impegnato nella sezione locale di un partito, convince tutti che è ora di trovare un candidato che non sia espressione della società civile. E da questo momento entrano in scena gli altri personaggi”.
La sua produzione letteraria annovera una decina di lavori: “Un libro che mi sono divertito tantissimo a scrivere si intitola ‘I dieci anni che cambiarono Schio’, ovvero gli anni Sessanta. Poi ho scritto anche un libro di calcio, ‘La Coca-Cola di Boninsegna’, su quella che io ho chiamato la partita più lunga della storia”. Ma come nascono i libri di Stefano? “Di solito quando mi viene un’idea. Nel caso di ‘Caccia al sindaco’ l’idea non c’erà. Poi è successo quello che non mi aspettavo: mio figlio è partito per il Giappone, dove è rimasto per un anno e mezzo, e quindi avevo del tempo per scrivere e colmare il vuoto”.
Gabriele Silvestri