37enne di Schio arrestato un mese dopo la sentenza. Sconterà 16 mesi in cella per furto

Una stanza in un carcere (immagine d'archivio)

Tra il 2017 e il 2019 si ero protagonista di alcuni furti, in particolare a Torrebelvicino, e a distanza di qualche anno la lenta giustizia italiana ha emesso il verdetto di condanna a fine dicembre dell’anno appena concluso. Peccato che di Stefano Zilio, cittadino scledense di 37 anni, ormai non c’era traccia nell’Altovicentino, tanto da non riuscire a rendere esecutivo l’ordine di carcerazione e far scattare la pena di un anno e 4 mesi per furto aggravato.

Nei giorni scorsi, però, quello che a tutti gli effetti veniva configurato come latitante oltre che “fresco” pregiudicato è incappato in una pattuglia radiomobile dei carabinieri di Schio in servizio a Castelnuovo di Isola Vicentina, venendo riconosciuto e quindi facendo scattare per lui le manette.

E’ finita così la condizione di soggetto non rintracciabile per Zilio il quale, in passato, si era reso protagonista di un fatto di cronaca locale che aveva destato un certo interesse. Ospite di una famiglia di Torrebelvicino in virtù dell’amicizia con un giovane del posto, non si era fatto scrupoli nel derubare la madre di quest’ultimo dei gioielli conservati in camera da letto, per un valore di almeno 1.500 euro a cui aggiungere quello non misurabile sul piano affettivo. Con il “bottino” si era recato subito dopo in un negozio di “compro oro” a Schio per barattare la refurtiva con denaro, secondo le cronache del tempo – eravamo nel marzo del 2017 – riportata dal Giornale di Vicenza.

Le indagini dei carabinieri, subito indirizzate verso il soggetto dopo la denuncia presentata dai proprietari, portarono infine l’uomo in tribunale. Successivamente, l’oggi 37enne con residenza a Schio ma di fatto senza fissa dimora avrebbe operato altri furti, sempre nella cittadina turritana, nel 2019, secondo la nota stampa diffusa dal comando dell’Arma – e autorizzata dalla Procura di Vicenza – in queste ore. Il detenuto si trova ora in una cella del penitenziario vicentino nel quartiere di San Pio X, nel capoluogo berico. Dovrà scontare 16 mesi di reclusione, salvo nel frattempo sopraggiungano altre condanne per altri reati.