Coronavirus, è caos anche nel mondo dello sport: il calcio perde la bussola

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Incertezza totale nel mondo del calcio italiano a causa del Coronavirus: mentre, i campionati, maschili e femminili, di volley, rugby e pallanuoto sono infatti stati sospesi, per il pallone si continua a navigare a vista e prende corpo l’ipotesi di far disputare a porte chiuse solo le partite in programma nelle 6 regioni colpite dal maledetto morbo “made in China”.

Dopo i rinvii decisi per il 25° turno di Serie A, si profila un’altra giornata di stop  per alcune partite. Idem per la Serie B: tutto in alto mare. La Serie C ha già deciso: stop alle gare dei gironi del centronord cioè girone A e B. Dopo le pressioni del presidente della Figc Gravina, Vincenzo Spadafora ha dichiarato: “Abbiamo deciso di vietare le manifestazioni sportive, oltre che in Lombardia, Veneto e Piemonte, anche in Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna. Il divieto vale fino a domenica prossima, 1 marzo. Venendo incontro alle richieste arrivate dal mondo dello sport e fermo restando il divieto di manifestazioni sportive a porte aperte per sei regioni del Nord Italia, abbiamo comunque acconsentito allo svolgimento di gare a porte chiuse”. Tutto questo al termine di un balletto di notizie durato un giorno intero.  Stando alle parole del ministro dello sport, calendario alla mano, la situazione è la seguente.

Ecco le partite della 26° giornata di Serie A per cui le porte sarebbero ‘chiuse’: Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia, Sampdoria-Verona e l’attesissima Juventus-Inter. In assenza di ulteriori sviluppi si dovrebbero invece disputare regolarmente (a porte aperte) Lazio-Bologna, Napoli-Torino, Lecce-Atalanta e Cagliari-Roma. Spadafora ha aggiunto: “Non abbiamo ritenuto di dover estendere il provvedimento al resto d’Italia perché, come ci ha spiegato la comunità scientifica, in questo momento c’è una zona di focolai che abbiamo limitato, mentre per il resto d’Italia non esistono condizioni per creare allarmismo e prendere misure altrettanto gravi”. E allora perchè sabato scorso è stato consentito a 2300 tifosi lombardi del Milan di assistere a Fiorentina-Milan? Alla faccia della sicurezza dei cittadini e della regolarità del campionato.

Europa League, Inter-Ludogorets a porte chiuse: è arrivata l’ufficialità, il match valido per il ritorno dei sedicesimi di finale (all’andata vittoria dei nerazzurri in Bulgaria 2-0), si giocherà regolarmente giovedì alle 21 a San Siro, ma a porte chiuse. Lo ha annunciato il Ludogorets: “All’inizio della giornata – si legge nella nota dei rivali dei nerazzurri in coppa – l’Inter ha inviato una lettera a Ludogorets, annunciando che le autorità sanitarie della città hanno autorizzato che la partita si svolgesse senza tifosi. La UEFA annuncia inoltre che sta monitorando la situazione nel Nord Italia e reagirà immediatamente se cambiata”.