Europa e Conference League, en-plein Italia: in semifinale Roma, Juve e Viola

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Un ritorno al passato per le squadre italiane impegnate nelle Coppe europee: portiamo ben 5 squadre alle semifinali di Champions League, Europa League e Conference League. Dopo Milan e Inter in Coppa Campioni, infatti, entrano tra le prime 4 delle varie competizioni anche Roma, Juventus nell’ex Coppa Uefa e la Fiorentina in Conference. I giallorossi di Jose Mourinho all’Olimpico battono 4-1 il Feyennord ai tempi supplementari, i bianconeri di Allegri pareggiano 1-1 in casa dello Sporting Lisbona e la Viola pur perdendo 3-2 in casa contro il Lech Poznan elimina i polacchi in virtù del 4-1 dell’andata.

Roma: cuore, passione, personalità e qualità. La compagine capitolina ribalta la sconfitta subita una settimana fa a Rotterdam e avanza. Ora è attesa dai tedeschi del Bayer Leverkusen che fanno fuori gli svizzeri dell’Union Saint Gilloise vincendo 4-1 in terra elvetica dopo l’1-1 del match d’andata. Stadio Olimpico: Spinazzola porta avanti i padroni di casa, Paixao fa 1-1 e all’89’ quando sembra finita, Paulo Dybala, entrato dalla panchina, sfodera l’ennesima magia da fuoriclasse mandando la gara agli overtime. Nei tempi supplementari sono El Shaarawy e Pellegrini a completare l’opera. Delirio romanista con Mourinho che alla fine fomenta i 67mila presenti sugli spalti a modo suo. Spettacolo.

Lisbona: Rabiot segna ancora e la Juventus va. Contro lo Sporting dopo l’1-0 bianconero di 7 giorni fa, è centrocampista francese a portare in vantaggio la Vecchia Signora. Pareggia Edwards su calcio di rigore per i lusitani. Nel forcing finale lo Sporting sfiora il raddoppio, ma la squadra di Allegri resiste e passa il turno. Se la vedrà col Siviglia che fa fuori il Manchester United: 3-0 per gli spagnoli dopo il 2-2 di Old Trafford. La giornata perfetta per Madama: vola alle semifinali di Europa League e ritrova i 15 punti in campionato persi per la vicenda plusvalenze. Una decisione che ridisegna la classifica di Serie A, proietta la Juve al terzo posto alle spalle di Napoli e Lazio, ma, davanti a Roma, Milan e Inter.

La sentenza. Il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, infatti, rimanda la decisione alla Corte d’Appello Federale la quale, con una composizione diversa rispetto a quella che ha deciso la maxi penalizzazione, rideterminerà la sanzione. Un bel caos all’italiana degno dell’attuale giustizia sportiva. Le uniche certezze sono le condanne in via definitiva di quattro dei dirigenti più importanti: l’ex presidente Andrea Agnelli (due anni di inibizione confermata), Fabio Paratici (30 mesi) Federico Cherubini (16 mesi) e Maurizio Arrivabene (24 mesi). Un aspetto che peserà sul nuovo verdetto.

Il nuovo scenario. Ora sarà proprio l’organo di secondo grado della giustizia calcistica, con una composizione diversa rispetto a quella che ha deciso la maxi penalizzazione, a rideterminare la sanzione sulla base delle osservazioni dell’ultimo grado di legittimità, riempiendo quella “carenza di motivazioni” in cui in sede di udienza aveva parlato anche il procuratore generale Ugo Taucer, soprattutto rispetto al famoso articolo 4; quello sulla mancata lealtà, il cuore della condanna. In linea puramente teorica è possibile che la Corte confermi persino i 15 punti, con realismo si può dire che si andrà incontro a una riduzione, il problema è ora di capire come quantificarla.

Conference League: Fiorentina avanti dopo la grande paura. Contro il Lech Poznan al Franchi, la Viola approccia male la partita perchè forte del 4-1 ottenuto all’andata in Polonia. Questo errato atteggiamento favorisce gli ospiti che si portano sul 3-0. Con i tempi supplementari all’orizzonte, è di Sottil al 78′ la rete che vale il passaggio del turno. Castrovilli blinda la qualificazione accorciando ancora in pieno recupero. In semifinale la Viola sfiderà gli svizzeri del Basilea che hanno eliminato il Nizza: elvetici corsari a Nizza per 2-1 dopo il 2-2 dell’andata. Insomma, dopo tanti anni è finalmente Grand’Italia in Europa.