Lo scambio di confini s’ha da fare: ‘Lo facciamo perché il territorio cresca’

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È stato approvato con 36 voti favorevoli e solo 7 contrari il primo step verso la variazione delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Arsiero e di Laghi.

La seduta regionale del Veneto ha così dato il via all’iter voluto dalle due municipalità valligiane e ratificato nei mesi scorsi dai rispettivi consigli comunali: relatori per l’Aula veneziana, la Consigliera regionale Silvia Cestaro (Lega-LV), correlatrice invece la Vicepresidente della Prima commissione consiliare Chiara Luisetto (Partito Democratico). Non servirà inoltre procedere con una consultazione referendaria – questo è quanto sancito all’interno del medesimo provvedimento posto al voto – in quanto nello ‘scambio’ di confini in questione non c’è popolazione residente coinvolta.

Uno scambio che nella fattispecie prevedrebbe l’aggregazione di uno dei due laghi, ora ricadente nel territorio di Arsiero, al Comune di Laghi, che per compensazione cederebbe invece l’area boschiva, a 1700 metri di quota, di circa 137mila metri quadri denominata ‘Campoluzzo’.

Esulta la Sindaco di Arsiero, Cristina Meneghini, che a differenza del vicino Marco Lorenzato, non ha potuto contare sui voti dell’opposizione da subito in trincea contro una scelta ritenuta dannosa: “È un giorno di grande soddisfazione perché dopo tanto lavoro – spiega il primo cittadino al quarto anno di mandato – abbiamo raggiunto un obiettivo comune. Lo sviluppo turistico omogeneo del nostro territorio è la nostra priorità e i benefici sono reciproci. Coloro che visitano i nostri luoghi desiderano ritornare e dobbiamo essere pronti ad accoglierli nel miglior modo possibile: per questo è necessario fare sinergia. Spiace per chi non ha compreso l’operazione e respingo ogni polemica che proprio mi vede estranea: qui si tratta di lavorare per il territorio che amiamo, fiduciosi che le azioni intraprese lo renderanno ancora più attrattivo”.

Diametralmente opposta la visione della neo consigliera regionale Chiara Luisetto, che pur relatrice, annunciando il voto contrario di tutto il Partito Democratico ha fortemente criticato il progetto: “Spopolamento e potenziamento turistico – asserisce la politica Dem – non si risolvono con uno scambio di pezzi di territorio tra due Comuni, ma necessitano di una regia, di una visione programmatica in materia di gestione aggregata dei servizi, di investimenti e politiche lungimiranti: così è solo un provvedimento di pura mercificazione. È evidente e lo ribadiamo – ha concluso Luisetto – che l’unica risposta è la fusione”.