Per l’Istituto Scotton “arriva” una nuova sede grazie alla Provincia

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L’Istituto “Scotton” di Breganze avrà una nuova sede. Visto il numero di iscrizioni in continua crescita e considerata la volontà di continuare a garantire un elevato standard formativo gli attuali spazi della scuola superiore non sono più sufficienti. E così la Provincia di Vicenza ha deciso di intervenire investendo nella realizzazione di una struttura più adatta alle esigenze contemporanee. L’edificio scolastico vanta una lunga e rinomata storia: aperto a Breganze nel 1960 come sede staccata del Lampertico, diventa autonomo nel 1987 e di lì a poco si amplia unendo anche la sede della stessa scuola di Bassano del Grappa. Nato per rispondere alle esigenze delle categorie economiche del territorio e forse proprio per questo ha sempre avuto un numero notevole di iscrizioni.

Ad oggi lo Scotton conta circa 550 studenti. Forse troppi per la disponibilità di un istituto che, diviso nella cittadina in due sedi e con 9 locali in affitto, fatica a contenerli per continuare a garantire un insegnamento di qualità e il numero di indirizzi a cui non può e non vuole rinunciare. Per questo il dirigente scolastico Carmine Vegliante ha bussato in Provincia e, appoggiato dal sindaco Piera Campana, ha chiesto una soluzione che a quanto pare ora è arrivata. La nuova sede sorgerà a ridosso dell’area in via Roma. Agli attuali 7mila metri quadrati se ne aggiungeranno ulteriori 9 mila, per un totale di 16 mila di area scolastica.

L’area in cui sorgerà la nuova sede dello Scotton

“L’obiettivo è importante -ha detto Maria Cristina Franco, vicepresidente della Provincia di Vicenza – dotare lo Scotton di una sede adeguata, liberando edifici datati non più idonei ad un compito importante come la formazione scolastica dei nostri ragazzi. L’onere economico della struttura sarà a totale carico della Provincia, ancora non è stato quantificato perché siamo alle fasi iniziali, ma ammonterà a qualche milione di euro”.

“La soluzione non può che essere una sede nuova – ha aggiunto la consigliere provinciale delegata Cristina Balbi– gli attuali edifici sono vecchi, intervenire significherebbe fare un investimento economico importante a fronte di esiti incerti. Una struttura nuova, studiata per l’uso a cui è destinata, garantisce standard di confort e qualità elevati, con aule, laboratori e tecnologia performanti. I nostri giovani devono avere a disposizione il meglio e rappresentare risorse preziose per le nostre aziende”.

La disponibilità dell’area permetterebbe di realizzare un primo stralcio per liberare i fabbricati di via Roma, che verrebbero successivamente demoliti per proseguire successivamente con il secondo ed ultimo stralcio. I 16 mila metri quadrati sono stati valutati come idonei ad ospitare le attuali due sedi e relativi laboratori. La palestra, già esistente, rientra già nell’area. Il Comune prevede, inoltre, di creare la zona di arrivo/sosta/partenza del trasporto pubblico. “La sede unica è strategica – commenta la Franco – razionalizza l’uso di laboratori e strumentazione, offre gli stessi servizi a tutti gli studenti, risolve problemi logistici legati alla distanza. Quest’area sarà il nuovo polo scolastico superiore di Breganze e sarà parte integrante del territorio, rappresentando non solo un luogo formativo d’eccellenza, ma anche un luogo di crescita e aggregazione per la comunità”.

Quanto ai tempi, a breve l’ente locale di riferimento provvederà con una variante edilizia alla corretta destinazione dell’area individuata. Sarà quindi firmata una convenzione tra Comune e Provincia per il suo utilizzo. E a seguire verrà dato il via al procedimento di gara per la progettazione, prima, e i lavori poi. “La strada verso la sede unica è ancora lunga -concludono Franco e Balbi – ma il percorso è segnato. A 60 anni dalla nascita della scuola è questo il miglior regalo che poteva essere fatto ad un istituto che tanto ha dato al nostro territorio”.