Crisi Gas Jeans, domani il presidio di protesta ai cancelli dello stabilimento

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Ingresso Gas Jeans

Un sit-in organizzato dai sindacati di riferimento è stato confermato per domattina, dalle ore 9.30 alle 12, a Chiuppano, di fronte all’ingresso dello stabilimento di Gas Jeans. La data fissata è quella di venerdì 15 ottobre.

Come anticipato nei giorni scorsi, la nota azienda di abbigliamento altovicentina rischia la definitiva chiusura dopo il mancato accordo sul concordato con i debitori, lasciando così sospeso a un filo il futuro di circa 200 lavoratori sotto contratto.

Il presidio è stato annunciato a mezzo comunicato stampa nel primo pomeriggio odierno dalle organizzazioni sindacali, allo scopo di “difendere il posto di lavoro e un brand che sta crescendo in Italia e anche all’estero”, come dichiarato da Lucia Perina, segretario Uiltec Area Vasta di Verona e Vicenza, la sigla che riunisce l’Unione italiana lavoratori del tessile, energia e chimica.

Giusto una settimana fa la notizia dell’imminente fallimento della società fondata dalla famiglia Grotto – e conseguenti probabili licenziamenti in massa delle maestranze come corollario – era stata diffusa agli organi di stampa. Il piano di concordato, accettato da tre entità creditrici su quattro, era “saltato” dopo la mancata risposta di DeA Capital, società controllata dal Gruppo De Agostini e creditrice di 34 milioni di euro, che non ha inviato alcuna comunicazione nei termini di legge.

Al commissario giudiziale, scaduto l’ultimatum, non è rimasto che prendere atto di una sorta di silenzio-dissenso che ha aperto il nuovo capitolo di crisi. Per conoscere nei dettagli le fasi che hanno portato allo status quo attuale, è disponibile l’approfondimento (clicca sul testo in grassetto colorato) pubblicato all’indomani della notizia del possibile fallimento delle trattative poste in campo per salvare Gas Jeans. E, soprattutto, chi ci lavora, tra cui del personale con esperienza ultradecennale nello stabilimento manifatturiero di Chiuppano, che dal 1984 ha varato il marchio conosciuto in tutto il mondo.

La grafica che sta “viaggiando” sui social in difesa dei lavoratori di Gas Jeans