Militari gratis in cambio di sicurezza: così Zaia gioca la carta delle “divise” nei treni

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Militari gratis nei treni in cambio di un monitoraggio discreto, ma fondamentale. In nome della sicurezza. E’ questa l’intuizione voluta e concretizzata dalla Regione Veneto per rafforzare la sicurezza percepita a bordo dei treni regionali, disincentivare la commissione di illeciti e valorizzare il servizio delle Forze Armate.

E così dal 1 dicembre i militari in servizio in Veneto, appartenenti all’Esercito Italiano, alla Marina Militare e all’Aeronautica Militare, potranno partire da casa in divisa e recarsi sul luogo di lavoro senza pagare il biglietto del treno. Un’iniziativa, frutto della collaborazione tra Ministero della Difesa – Comando Forze Operative Nord, Regione Veneto, Regionale Veneto di Trenitalia e Infrastrutture Venete, presentata questa mattina a Venezia nella sede di Palazzo Balbi: “Un ulteriore tassello per garantire un servizio di trasporto pubblico sempre più sicuro ed efficiente – ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia particolarmente entusiasta a fianco dell’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti – con la presenza di personale delle Forze Armate a bordo che, oltre a rappresentare un deterrente per eventuali atti di vandalismo o microcriminalità e comportamenti scorretti, contribuisce a creare un senso di sicurezza maggiore tra le oltre 150 mila persone che quotidianamente utilizzano uno o più dei 120 treni del servizio regionale per un totale di 700 corse al giorno”.

In base all’accordo, saranno gratuiti i viaggi “casa/lavoro”, ovvero gli spostamenti dalla località di residenza o domicilio alla sede dell’ente presso cui i militari prestano servizio, entrambe all’interno del territorio veneto: le stazioni di confine sono quelle di Primolano, Peri, Mozzecane, Bonferraro, Nogara, Peschiera del Garda, Occhiobello, Orsago e Portogruaro: “L’accordo firmato oggi, frutto di un lavoro congiunto con le Autorità Regionali, che ringrazio per la stima e l’attenzione dimostrate nei confronti delle Forze Armate, rappresenta, ancora una volta, un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni che hanno saputo portare a termine un’importante iniziativa nell’interesse di tutta la società veneta – ha spiegato il Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò, Comandante delle Forze Operative Nord. Un’iniziativa che si aggiunge al già noto impegno delle Forze Armate nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure e, seppure con modalità diverse, consentirà al personale di bordo di Trenitalia di poter disporre di una ulteriore risorsa nel caso in cui fosse necessario un intervento per la sicurezza propria o dei viaggiatori”.

Previsto un monitoraggio della sperimentazione che verrà attivato ogni tre mesi, mentre la copertura economica sarà garantita nell’ambito dei contratti di servizio tra Regionale Veneto di Trenitalia e Infrastrutture Venete, che interviene per conto della Regione: “Tutte le iniziative che contribuiscono a far percepire maggior sicurezza a bordo e a scoraggiare azioni improprie, come la presenza sui treni di Forze Armate in divisa, rappresentano per noi delle efficaci opportunità – ha precisato il Direttore del Regionale Veneto di Trenitalia, Ivan Aggazio – e questo accordo sperimentale, coperto economicamente dalla Regione del Veneto, si affianca alle diverse iniziative che Trenitalia mette in campo per la sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori quali, ad esempio, App Board Support, attraverso la quale il personale del treno può mettersi in contatto diretto con i militari presenti a bordo”.