Rischia la paralisi dopo il tuffo dal pontile in spiaggia a Jesolo. Operato al San Bortolo


Sono affidate in parte all’abilità dei neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza e in parte al destino le condizioni di salute future di un 31enne soccorso in spiaggia a Jesolo sotto gli sguardi di centinaia di turisti balneari. Già domenica, pochi minuti dopo il trasferimento in eliambulanza, erano virali i video sui social frequentati da teenager. Rischia la paralisi degli arti inferiori, dopo un tuffo dal pontile.
Un balzo acrobatico in corsa con la ricaduta in acqua di livello troppo basso di profondità per attutire il peso, concluso drammaticamente sbattendo il capo sul fondale sabbioso. Un episodio non nuovo e che per dinamiche si ripete, sul litorale adriatico, in questo caso con il timore concreto di conseguenze permanenti. I tuffi dal pontile, va ricordato, a Jesolo sono da tempo vietati, proprio in ragione dei danni riportati da altri bagnanti in passato.
Il giovane uomo, di nazionalità rumena, è stato trasportato d’urgenza in eliambulanza dal lido veneziano a Mestre e poi al polo medico berico, dove opera un’équipe specializzata in interventi delicati di microchirurgia alle vertebre. L’infortunato si trovava in compagnia di alcuni amici in spiaggia, dall’accesso di piazza Marconi. Avrebbe riportato una o più fratture alla colonna a livello cervicale, lesioni che potrebbe seriamente pregiudicarne la possibilità di tornare a camminare in futuro.
A portare i primi soccorsi, attirati dalle grida dei bagnanti tra la folla, sono stati gli operatori sulle torrette, chiedendo subito l’intervento del 118. Dopo aver stabilizzato l’infortunato su una barella spinale, e constato che rimaneva cosciente e vigile, si è deciso il trasferimento da Mestre a Vicenza per sottoporre l’uomo di 31 anni dall’operazione chirurgica completata nelle scorse ore, in regime di urgenza. La prognosi rimane riservata. Un fatto analogo si era sempre sulle spiagge di Jesolo solo pochi giorni prima, con protagonista un 17enne.
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