Pugni e morsi ai militari in Campo Marzo: in manette un profugo nigeriano

L'area verde di Campo Marzo a Vicenza

Ha sfidato i militari dell’Esercito a morsi, calci e pugni un nigeriano di 37 anni, Saturday Raheem Agho, 37 anni, tentando inoltre di sottrarre una pistola d’ordinanza nel corso del parapiglia.

Serata movimentata ieri in Campo Marzo a Vicenza intorno alle 19,40, dove da un normale controllo è scaturita la reazione incontrollabile di un profugo africano, capace di aggredire una pattuglia dell’esercito impegnata nel servizio di vigilanza all’imbocco del parcheggio Verdi. Mentre veniva immobilizzato a fatica, è intervenuta la polizia di Stato, già nei paraggi, per prenderlo in consegna, ma al momento di caricarlo nella volante l’uomo ha replicato lo scatto d’ira. La reazione violenta del profugo, già da mesi in città e con precedenti per una rissa in Campo Marzo, è stata quindi sedata grazie all’uso dello spray urticante al peperoncino.

Manette ai polsi e arresto immediato in flagranza, per lui, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre alla tentata rapina dell’arma in dotazione ad uno dei tre componenti della pattuglia di militari, costretti a rispondere con la forza dopo aver richiesto, a quanto pare, l’esibizione di un documento.

Oggi l’uomo è stato giudicato con rito direttissimo e condannato a quattro mesi di reclusione.

Come noto i militari presidiano Campo Marzo dallo scorso ottobre offrendo un servizio di controllo e contenimento della criminalità nel capoluogo. I tre soldati aggrediti, che hanno rimediato ematomi assortiti con tanto di divisa strappata dalla furia cieca del nigeriano andato in escandescenza, fanno parte del contingente di dodici uomini inviati dal Ministero dell’Interno su esplicita richiesta del sindaco di Vicenza Achille Variati.