Rispedito in Sicilia per il rimpatrio il molestatore della commerciante di corso Fogazzaro

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È stato trasferito al Centro di permanenza per i rimpatri di Pian del Lago, a Caltanisetta, l’uomo di origini marocchine che ha minacciato più volte una commerciante di corso Fogazzaro a Vicenza e che dopo una prima esplulsione, saltata per un cavillo, era ritornato in città, costringendo Margherita Parolin a chiudere momentaneamente il suo negozio Maison Marguerite finchè non avesse avuto la certezza che l’uomo non avrebbe più potuto procurare problemi.

“Il prefetto – ha dichiarato ieri sera il sindaco Giacomo Possamai – mi ha comunicato che il molestatore della commerciante di corso Fogazzaro da oggi pomeriggio si trova in Sicilia, raggiunta in volo da Milano. L’uomo è in arrivo al Cpr di Pian del Lago, in provincia di Caltanissetta, in attesa di essere rimpatriato. È una notizia che attendevamo e che ci solleva. Speriamo che grazie a questo nuovo decisivo impulso della Prefettura e della Questura di Vicenza si chiuda in modo definitivo una vicenda surreale che ha preoccupato l’intera città”.
“Da parte nostra – prosegue il sindaco – rimane massimo lo sforzo per garantire la serenità di chi vive e lavora in città e non deve in alcun modo essere destabilizzato dai soprusi di qualche balordo. Grazie alla collaborazione tra amministrazione, prefettura, forze dell’ordine e polizia locale qui è totale l’impegno per far sentire ai cittadini che possono aver fiducia nelle istituzioni. Una fiducia che le assurdità burocratiche di questa vicenda hanno rischiato di far vacillare”.

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Confcommercio: evitare il senso di impotenza

Sul caso e sul tema della sicurezza nel capoluogo, nei giorni scorsi si era espresso anche Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza. “Dobbiamo evitare a tutti i costi – ha affermato – che sulla sicurezza in città si diffonda un senso di impotenza, sia tra gli imprenditori che tra i cittadini. Ho espresso personalmente alla collega, fin dall’inizio di questa vicenda, la mia vicinanza e la mia solidarietà, che rinnovo anche dopo i fatti sconcertanti degli ultimi giorni. A nostro avviso la sicurezza è fatta prima di tutto di controllo puntuale del territorio con la presenza delle forze dell’ordine e di certezza della pena, ovvero di norme efficaci e immediatamente applicabili, che mettano i responsabili di piccoli e grandi reati in condizione di non nuocere più alla comunità, senza se e senza ma”.

Per il presidente di Confcommercio Vicenza “Quando ci sentiamo insicuri la prima cosa che cerchiamo con gli occhi è soprattutto una divisa e poi anche un negozio o un bar aperti sulla via. Noi il nostro apporto lo diamo con le nostre vetrine illuminate e la presenza degli operatori nelle attività che si affacciano su vie e piazze. Sappiamo che le forze dell’ordine, pur facendo il massimo nelle loro possibilità, non possono essere ovunque in qualsiasi momento, ma chiedo al sindaco e alla polizia locale di destinare al controllo del territorio tutte le risorse disponibili, eventualmente anche riorganizzando gli uffici e rivedendo turni e orari per portare più agenti in strada per la lotta al degrado. Mentre ai parlamentari berici, di tutti gli schieramenti politici – continua il presidente Piccolo -, chiedo di agire sui ministeri competenti perché Vicenza abbia l’attenzione che merita in termini di destinazione di uomini e mezzi per la pubblica sicurezza, agendo sulle dotazioni degli organici”.

Chiaro poi che oltre alla deterrenza è importante che chi commette reati sia assicurato alla giustizia e punito, ma c’è un altro aspetto, più marginale forse, ma non meno significativo, che preme al presidente di Confcommercio Vicenza, quello della cura della città: “Anche un ambiente accogliente può fare molto per migliorare la percezione delle persone di vivere in zone tranquilla e sicure. Arrivare in un parcheggio che sembra abbandonato, dove regnano incuria e sporcizia e alle casse essere accolti dagli accattoni, non è degno di una città come Vicenza ed è un pessimo biglietto da visita per i turisti – conclude Piccolo – e poi serve cura per l’illuminazione e la manutenzione che fanno percepire ordine e attenzione per la città. Non è semplice farlo, ce ne rendiamo conto, ma chiediamo un impegno supplementare in questo senso”.

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