Oltre il campo: a Sandrigo il percorso verso l’inclusione delle famiglie sinti passa attraverso i bimbi e l’arte

Si conclude  questa sera a Sandrigo con la proiezione di un documentario autobiografico la settimana di eventi ed iniziative organizzati dalla cooperativa La Vigna insieme ad Arci Servizio Civile di Vicenza a sostegno del progetto “Oltre il campo”, avviato dalla Parrocchia di Sandrigo in collaborazione con il Comune e con il sostegno dalla Fondazione Cariverona e destinato a promuovere l’inclusione sociale delle famiglie sinti presenti sul territorio comunale.

La presenza sinti a Sandrigo
A Sandrigo (popolazione totale 8.534 persone) vivono 58 cittadini di origine sinti. Sono tutti italiani e si sono insediati in città trent’anni fa. Appartengono al gruppo taic originario della Slovenia e sono suddivisi in 12 nuclei familiari. si tratta del 10% di tutta la popolazione rom e sinti della Diocesi di Vicenza. Il campo in cui vivono è autorizzato e sorge su una proprietà promiscua, suddivisa tra demanio e Terna (il gestore della rete dell’alta tensione). L’accampamento si trova lungo l’argine del torrente Astico, in un contesto insalubre tra cave di ghiaia, centrale elettrica e discarica comunale. Le famiglie vivono per lo più senza acqua corrente, elettricità e servizi igienici.

Il progetto
“Oltre il campo” è un progetto multidisciplinare voluto e promosso dalla Parrocchia di Sandrigo, nato per avviare percorsi di inclusione concreti, rivolti innanzitutto alle famiglie sinti del paese, ma con uno sguardo teso verso tutta la comunità. Un’attenzione particolare viene rivolta ai bambini: tra le diverse attività che li vedono protagonisti, quella principale prevede di facilitare l’inserimento scolastico e la realizzazione di laboratori pomeridiani in un luogo a loro dedicato. Qui i bambini e ragazzi possono svolgere i compiti per casa e partecipare ad attività ludiche e creative seguiti da educatori professionali e volontari. Alcune attività che hanno riscosso particolare interesse sono stati i laboratori di pittura, di fotografia e di creazione di piccoli monili con materiale di recupero. Le donazioni raccolte sosterranno queste iniziative.

Sandrigo – una bimba sinti dipinge la sede delle attività pomeridiane

“Oltre le differenze, oltre il campo”
Dal 12 al 18 novembre, a cura di Arci Servizio Civile Vicenza è stata organizzata una settimana di formazione, approfondimento ed eventi culturali per sensibilizzare la cittadinanza sulla presenza della comunità sinti a Sandrigo. Sabato 12 è stata inaugurata la mostra multimediale “Romanipen: identità e storia della cultura romanì”, domenica 13 si è tenuta una lettura animata per bambini e un percorso di formazione rivolto ai giovani under30 di Sandrigo. Questa sera, infine, la chiusura con la proiezione del documentario “Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen” seguito dall’incontro con la regista Laura Halilovic. Tutti gli eventi hanno luogo nella Sala Gasparotto del Patronato Arena in Via San Gaetano 12 a Sandrigo.

Il documentario
In questo contesto questa sera alle 20,30 viene proiettato il documentario autobiografico “Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen”, seguito dall’incontro con la regista Laura Halilovic. La proiezione è a ingresso libero e si tiene alle 20,30 nella Sala Gasparotto del Patronato in via San Gaetano 12.
“Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen”  è un viaggio intimo e personale tra la fine della vita nomade e lo stanziamento in una casa popolare di Torino. Laura è l’unica figlia femmina degli Halilovic, una famiglia rom arrivata in Italia dalla Bosnia negli anni Sessanta. La regista racconta in prima persona con ironia e senso dell’umorismo il suo rapporto con la famiglia e il suo percorso per accettare le proprie origini e allo stesso tempo realizzare il sogno di diventare regista. Il documentario presenta una riflessione sulla fine della vita nomade, sulle relazioni con i parenti che ancora vivono nei campi e con i gagè, i vicini non rom, e più in generale sulle difficoltà nel rapporto con gli altri, sentimento che accompagna Laura sin dall’infanzia.
Laura Halilovic è nata a Torino nel 1989 in una famiglia rom di origine bosniaca. Terminata la scuola dell’obbligo, ha partecipa come assistente alla regia alle attività del Centro di Cultura per la Comunicazione e i Media di Via Modena a Torino. “Illusione” è il suo primo cortometraggio con cui nel 2007 vince il festival Sottodiciotto. Nel 2009 realizza il documentario autobiografico “Io, la Mia Famiglia Rom e Woody Allen”. Cinque anni più tardi firma il lungometraggio di finzione “Io ROM Romantica”.

La regista Laura Halilovic

La raccolta fondi
La raccolta fondi in favore del progetto è attiva on line dal 12 novembre sulla piattaforma Rete del Dono ed è possibile donare fino al 20 dicembre. I donatori potranno ricevere una copia cartacea o digitale di un libro per bambini da colorare, illustrato da Valentina Maccario. Il volume è stato realizzato con il coinvolgimento dei bambini e delle bambine del campo sinti di Sandrigo, destinatari del progetto. Sono stati loro a scegliere una storia tramandata oralmente nelle loro famiglie. Si tratta de “Il pesciolino d’oro”, un’antica fiaba popolare, pubblicata nel 1812 dai Fratelli Grimm (con il titolo “Il pescatore e sua moglie”) e nel 1832 dallo scrittore Aleksandr Pushkin.