Serie C: uno straripante L.R. Vicenza travolge la Pro Sesto, Stoppa e Greco sugli scudi. Top&Flop biancorossi

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Una partita che sembrava complicata prima del fischio d’inizio a causa delle dieci assenze nelle fila del L.R. Vicenza e, distinta gara alla mano, un pareggio poteva sembrare già un risultato da sottoscrivere ma i biancorossi hanno dimostrato che non esistono ne titolari ne riserve ma bensì un gruppo e quando c’è da soffrire lo si fa tutti insieme. Una mentalità che sembra lontana anni luce rispetto a quella impressa dal precedente allenatore e Francesco Modesto lo ha detto fin dal pre partita cancellando ogni alibi e commentando che le assenze non avrebbero condizionato la gara; e così è stato. Tutti gli impressionanti numeri ottenuti dalla Pro Sesto in questi oltre due mesi sono stati spazzati via senza apparente difficoltà e il risultato finale non è mai stato messo in discussione. Il Vicenza ha giocato dal primo all’ultimo minuto con un solo obbiettivo: la vittoria.

ANALISI- Il modulo 3-4-2-1 è oramai un marchio di fabbrica di Modesto e cambiando gli interpreti il risultato non cambia. Le molte assenze non hanno pesato affatto tanto che, quella con la Pro Sesto, è stata una delle migliori prestazioni offerte dal Lane; i lombardi dopo undici risultati utili consecutivi (8 vittorie e 3 pareggi) escono nettamente sconfitti e ridimensionati grazie ad una impostazione tattica eccellente. Difesa, centrocampo e attacco sono stati sempre corti chiudendo gli spazi in fase di non possesso e si sono allungati continuamente durante la fase offensiva. Cappelletti, Pasini e Bellich hanno lavorato bene grazie anche al supporto di Greco e Dalmonte sulle fasce con Scarsella e Cavion a fare tanto lavoro in mezzo; in attacco Rolfini non ha fatto rimpiangere Ferrari muovendosi a tutto reparto con il prezioso supporto di un devastante Stoppa oltre a Jimenez. L’incomprensibile espulsione di Pasini al 45esimo, fallo da ultimo uomo certo ma Gerbi era lontanissimo dalla porta e a ridosso dell’out di destra, è una decisione che ha lasciato parecchi dubbi e cambiato le carte in tavola, ma i biancorossi non si sono fatti condizionare continuando a giocare con grande intensità tanto che nel secondo tempo i biancazzurri sono scomparsi dal campo e usciti al 92esimo nettamente sconfitti. Un segnale importate che attesta la condizione di una rosa che sembra non temere più nessuno e, sopratutto, non si abbatte alle prime difficoltà ma sa trovare gli stimoli giusti per uscirne a testa alta in ogni occasione.

Matteo Stoppa autore di una tripletta e migliore in campo

TOP&FLOP- Parlare di flop dopo un roboante 1-4 è pressoché impossibile, nemmeno Nicola Pasini merita l’insufficienza; la sua espulsione è una invenzione del direttore di gara e il centrale difensivo pare in ottima condizione coordinando il reparto senza timori reverenziali e gli ottimi risultati ottenuti nelle ultime otto partite sono anche merito suo. Purtroppo dovrà saltare la sfida con il Padova al pari di Freddi Greco ammonito e già diffidato. Detto che non ci sono insufficienze andiamo a vedere i top di giornata iniziando dalla tripletta di Matteo Stoppa voto 8,5: una partita in cui dimostra tutto il suo talento, un rigore trasformato e due gol stupendi per il 27 biancorosso che dialoga bene sia con Rolfini che con Jimenez. Freddi Greco voto 8: monumentale, parte da esterno di sinistra per poi finire in difesa dopo l’espulsione di Pasini ma lo trovi anche in attacco a correre ed inserirsi fino al 90esimo, grandioso! Nicola Dalmonte voto 7: una buona occasione ad inizio gara, gioca con il solito fervore; conquista il rigore del 1-4 finale facendo girare la testa a tutta la difesa che lo stende dopo una grande giocata. Michele Cavion/Fabio Scarsella voto 6,5: i due centrocampisti hanno partecipato spesso alla manovra ma hanno saputo anche recuperare molte palle interrompendo le azioni degli avversari evitando spiacevoli situazioni. Francesco Modesto voto 8: il mister è stato semplicemente perfetto! Ha preparato alla perfezione la sfida e ha saputo fare i cambi giusti anche dopo l’inferiorità numerica, il suo Vicenza sembra una macchina con ingranaggi oleati a dovere. Dal suo arrivo il Lane non ha mai perso grazie alle sei vittorie (più due in coppa Italia) e due pareggi.