Variante di Strada Pasubio: 700 mila euro per mettere in gara la progettazione dei tratti nord e sud

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Valter Orsi, Andrea Nardin e l'architetta Laura Pellizzari

Passo avanti importante per la variante alla Sp 46 del Pasubio da Vicenza a Schio. La provinciale, che collega il capoluogo all’Alto Vicentino, è strategica quanto trafficata e per questo da anni, se non decenni, si cerca un’alternativa.
Alternativa che si fa più vicina visto che la Provincia di Vicenza ha messo a disposizione 700 mila euro grazie ai quali sono in gara i progetti di fattibilità tecnica ed economica di due tratti: la variante Sp 46 sud “Costabissara-Calstelnovo” tra Vicenza e Castelnovo e la variante SP 46 a nord di Malo “Destra Leogra” tra l’incrocio con la Sp 122 a Malo e Schio.

Ad illustrarli sono stati questa mattina il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, il consigliere provinciale con delega alle grandi infrastrutture Valter Orsi, che è anche sindaco di Schio, e la Responsabile unica del procedimento, l’architetta Laura Pellizzari.

“Per inquadrare l’importanza di questo passo avanti serve farne uno indietro -ha esordito il presidente della Provincia Andrea Nardin – ai confronti e agli incontri con i sindaci dei Comuni interessati al tracciato che chiedevano a gran voce di fluidificare il traffico verso l’Alto Vicentino, in particolare portando i mezzi pesanti fuori dai centri abitati”. Questo è infatti l’obiettivo del protocollo firmato nel 2016 da Provincia e Comuni di Vicenza, Costabissara, Isola Vicentina, Malo, Schio e la Camera di Commercio di Vicenza per la progettazione della variante alla Sp 46 nell’ambito della mobilità complessiva della Superstrada Pedemontana Veneta.
La Provincia, nominata capofila e comunque sempre in accordo con i Comuni interessati, ha quindi commissionato il Documento di fattibilità delle alternative progettuali, costo 300mila euro a carico della Provincia, elaborato dal raggruppamento Tecnic, Abacus e Terre e consegnato nel 2021. Studio ha evidenziato come la pressione veicolare risulti più rilevante a sud, tra Vicenza e il nodo della Sp349, e verso nord, tra Malo incrocio Sp 122 e Schio.

Variante Sp46, 300 mila euro per lo studio di fattibilità. Franco e Orsi: “Non si torna indietro”

I dati del traffico: sulla “Pasubio” fino a 26 mila veicoli al giorno 
Nel dettaglio, tra Vicenza e  Motta di Costabissara si sono registrate punte su base giornaliera infrasettimanale di oltre 26 mila veicoli al giorno, con una componente di circa il 10% di mezzi pesanti, e valori nell’ora di punta pomeridiana (tra le 17 e le 18) di circa 1.900 veicoli all’ora. Proseguendo verso nord, superato il nodo della SP349, i valori di traffico tra Isola Vicentina e Schio oscillano tra i 14 mila veicoli al giorno in prossimità di Isola Vicentina, mentre salgono ad oltre i 18 mila veicoli al giorno a nord di Malo.

“Alla luce dei nuovi dati – ha spiegato il consigliere Orsi – la Provincia si è interfacciata con i Comuni lungo il percorso e ha messo sul piatto 700mila euro per procedere con un ulteriore grado di progettazione dei due tratti maggiormente trafficati, cioè la parte nord e quella sud della provinciale 46. Su richiesta in particolare di Malo e Costabissara, si procederà contestualmente ad ulteriori approfondimenti per il tratto centrale. Resta inteso che i tratti sono funzionali, quindi saranno in grado di raggiungere l’obiettivo di rendere più fluida e sicura la viabilità anche finché l’intera variante non sarà completata”.

La prima gara è per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento “Variante alla SP 46 a nord di Malo “Destra Leogra” tra Malo-Incrocio SP 122 e Schio”, vale 442 mila euro e scade il prossimo 27 febbraio (qui la planimetria de ltratto nord e qui la variante di Schio).
La seconda gara è per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento “Variante alla SP 46 sud “Costabissara-Calstelnovo” tra Vicenza e Castelnovo, vale 229 mila euro e scade il prossimo 24 febbraio (qui la planimetria).
Le progettazioni dei due tratti sono in gara e prevedono approfondimenti di dettaglio, tra cui indagini geologiche e idrogeologiche.
Difficile, per ora, fare una stima dei costi di realizzazione dell’opera, su cui il prossimo grado di progettazione potrà essere più preciso. Per ora l’ipotesi dei due tratti in gara è complessivamente di circa 61milioni di euro.
“Una volta che avremo il progetto di fattibilità potremo intercettare bandi nazionali o europei. Siamo comunque già al lavoro con gli enti superiori, Ministero e Anas in particolare, per dar seguito alle carte e vedere i cantieri, verosimilmente, nel 2025” conclude Orsi.

La Variante alla SP46 del Pasubio
Il progetto (qui la planimetria) prevede di realizzare una nuova asta viaria in variante all’attuale Sp 46, che colleghi le località di Vicenza con Schio, percorrendo da sud a nord la valle del Pasubio, al fine di potenziare la connessione viaria con i due poli urbani principali, alleggerendo gli attraversamenti dei centri urbani minori soprattutto dalla componente pesante, e contestualmente realizzare un’asta di connessione veloce con la Superstrada Pedemontana Veneta. I Comuni attraversati sono Vicenza, Costabissara, Isola Vicentina, Malo, San Vito di Leguzzano, Schio, Torrebelvicino.
Gli obiettivi che la Provincia intende perseguire con la realizzazione della variante sono: l’incremento del livello di sicurezza, con nuovi tratti e con interventi sugli esistenti, ampliamento della sezione stradale dove possibile, limitazione di accessi ed eliminazione delle manovre di immissione che richiedono la svolta a sinistra; la riduzione dei tempi di percorrenza sia per il traffico di attraversamento sia per quello di tipo locale; il decongestionamento dei traffici nei centri abitati; l’allontanamento dai centri abitati del traffico di mezzi pesanti. Naturalmente la variante dovrà integrarsi con il territorio nel rispetto del contesto ambientale attraversato.

Il  dettaglio dei tracciati: il tratto sud
Il tracciato ha origine in Comune di Vicenza in corrispondenza della rotatoria di arrivo della variante SP 46 1° stralcio, realizzata di recente. Il primo segmento è costituito da un rettifilo lungo 525 metri che consiste nella trasformazione della sezione stradale, in modo tale da incrementare il livello di servizio dell’infrastruttura senza creare un nuovo ramo di by-pass rispetto alla Sp46 esistente.
Visti i volumi di traffico che lo caratterizzano, il progetto prevede due corsie per senso di marcia e spartitraffico centrale. Il tratto termina su una nuova rotatoria di 40 metri di diametro che consente il collegamento di via Volta nel Comune di Costabissara.
Dopo la rotatoria la strada riduce la sua sezione ad una corsia per senso di marcia, per una larghezza complessiva da 10,5 metri. Con una curva in sinistra il tracciato si colloca più ad ovest rispetto alla Sp46 esistente, per poi procedere in direzione nord con un lungo rettifilo di 1.450 m in una porzione di territorio meno antropizzato.
Una galleria artificiale consente dunque di bypassare via Monte Grappa, sempre nel Comune di Costabissara.
Successivamente, il fiume Orolo viene superato con un ponte di 35 metri. Alla fine del rettifilo è prevista una nuova rotatoria con diametro di 40 metri di collegamento con via Oberdan e l’area commerciale ad essa adiacente nel comune di Costabissara.
Superata la rotatoria, il tracciato prosegue in direzione nord-ovest fino a riconnettersi con una nuova rotatoria di 40 metri di diametro alla Sp46 esistente a Castelnovo di Isola Vicentina.

Il  dettaglio dei tracciati: il tratto nord
L’intervento inizia con modifiche della sezione stradale della attuale Sp46 e si sviluppa in gran parte su sede esistente in Comune di San Vito di Leguzzano, per circa 4,6 chilometri, con la previsione di adeguamenti di barriere e segnaletica, inserimento di nuove rotatorie e rifacimento del manto stradale. È prevista la realizzazione di una contro-strada di servizio all’area industriale posta nella zona di confine tra il comune di San Vito di Leguzzano e Malo.
A seguire inizia il tracciato in sede separata a partire dalla rotatoria tra viale Europa Unita e via Jean Monnet in Comune di Schio, pensato per essere un’arteria principale passante rispetto al centro abitato di Schio, evitando intersezioni intermedie con la viabilità esistente, per una lunghezza di circa 3 chilometri. L’assenza di intersezioni con la viabilità esistente è resa possibile grazie all’ausilio di una galleria in parte naturale lunga 600 m ed in parte artificiale lunga 96 m, mentre il collegamento con la rotatoria di via Lioy viene garantito mediante l’ausilio di un ponte per il superamento del fiume Leogra di luce pari a 100 metri. Il tracciato termina in corrispondenza della rotatoria esistente di via Lioy, a Pievebelvicino.