Marmolada, identificate tutte le undici le vittime. Sette sono vicentine

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Nella tarda mattinata di oggi, sabato 8 luglio, e a distanza di sei giorni dalla tragedia sul ghiacciaio della Marmolada, si sono ufficialmente chiuse le ricerche. Il resti di un alpinista sono stati trovati e ricomposti, consentendo di recuperare quindi anche l’ultimo corpo tra i dispersi: l’undicesima vittima della catastrofe naturale, di cui sette vicentine.

Non è possibile rendere noto di chi si tratti, e questa notizia strappa le residue e minime speranze di un miracolo ai familiari delle persone morte sulle Dolomiti, saliti a Canazei per il riconoscimento. Tutti, ora, hanno un’identità, l’elenco è completo, come confermato dal comandante dei Ris di Parma Gianpietro Lago nel corso del punto stampa di oggi.

Da ricordare a margine della conclusione della ricerca i nomi e cognomi degli escursionisti e alpinisti vicentini per residenza o interessi professionali periti nella tragedia: la guida alpina Paolo Dani di Valdagno, il giovane papà di Malo (cresciuto a Isola Vicentina) Filippo Bari, il thienese (e residente a Zanè) Tommaso Carollo, la bassanese di origine Manuela Piran (oltre al fidanzato trevigiano Gianmarco Gallina, la coppia di Cittadella con attività a Tezze sul Brenta composta da Erica Campagnaro e Davide Miotti (anche lui guida alpina), e il più giovane tra i vicentini, Nocolò Zavatta, il 22enne di Barbarano Mossano. Un tributo altissimo per la nostra provincia. Sono due, invece, i sopravvissuti rimasti feriti e che hanno perso qualcuno di caro nel crollo delle centinaia di metri cubi sulla Marmolada.


Ad aggiungersi a loro nel triste elenco anche una coppia di a mici e turisti di nazionalità ceca – Pavel Dana e Martin Ouda – e una donna trentina, Liliana Bertoldi, l’unica tra le vittime italiane non residente in Veneto. Oggi alle 18 in tutti i comuni della Val di Fassa sarà osservato un minuto di silenzio in loro memoria, unitamente al lutto cittadino.