Scuole superiori, in Veneto si prosegue al 50% in presenza per altre tre settimane

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Gli studenti delle scuole superiori del Veneto proseguiranno con la didattica in presenza al 50% (e l’altro 50% a distanza) fino al 5 marzo.

E’ questa l’intenzione della Regione, comunicata oggi dal Presidente Luca Zaia nel consueto punto stampa sull’epidemia, che si è tenuta nella sede della Protezione Civile regionale a Marghera.

Zaia ha comunicato che firmerà l’ordinanza nelle prossime ore. “Il Veneto ha in questo momento una situazione di assoluta tranquillità ma pensiamo di essere comunque prudenti e faremo per questo altre tre settimane al 50% ,fino alla scadenza del decreto del Governo”. Il governatore ha anche spiegato che «lo screening nelle scuole sta partendo: abbiamo delle scuole sentinella dove si fanno tamponi di screening agli studenti per monitorare la circolazione del virus. Nelle terze medie si stanno facendo dei video tutorial per l’uso del tampone in autosomministrazione per preparare la comunità all’uso del tampone fai da te”.


Zaia è anche intervenuto nuovsamente sul posticipo della riapertura degli impianti sciistici, chiedendo al Governo “un cambio passo sul timing delle scelte, ma anche sul fatto che serve una voce unica: è necessario un minimo di regia”. “Sento parlare tanto di lockdown – ha aggiunto Zaia – ma mi chiedo se chi ne parla ha informazioni che noi non sappiamo. Avremo o no diritto di sapere quali dati ha la comunità scientifica per chiederlo, perché se la giustificazione è la variante inglese, noi ce l’avevamo a Natale. Facile parlare da scienziati, non rischiano nulla, non hanno nessuna responsabilità giuridica rispetto alle affermazioni che fanno”.

Quanto alla crisi del settore turistico dopo l’ennesimo cambio di data di ieri sera, il Presidente del Veneto ha ricordato che per la regione “il turismo vale 18 miliardi di fatturato, non è solo economia ma biglietto da visita internazionale”. “Sono molto preoccupato – ha aggiunto – perché molte di queste aziende non riapriranno più, c’è un’economia degli stagionali di cui non parla nessuno ma abbiamo l’obbligo di pensare a loro”.

Infine, per quel che riguarda l’acquisto dei vaccini sul mercato da parte della Regione, Zaia ha spiegato di avere fra le mani “un’offerta per 12 e una per 15 milioni di dosi, proposte sul mercato europeo”. Dopo aver chiesto vialettera lo scorso 4 febbraio all’Aifa l’ok per procedere, la Regione è stata invitata dall’Aifa stessa a rivolgersi al commissario Arcuri. Nel frattempo il Veneto agli intermediari sul mercato ha chiesto di formalizzare le offerte per iscritto.