Il questore chiude un altro bar in città per risse e presenza assidua di pregiudicati

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Una delle auto in dotazione alle volanti di polizia di Stato

Sospensione della licenza commerciale e chiusura imperativa del locale per 12 giorni. E’ questo il provvedimento deciso dal questore di Vicenza Paolo Sartori, immediatamente esecutivo, nei confronti del “Bar Oasi” di viale S. Lazzaro nella zona “calda” del capoluogo berico, scenario di alcuni episodi “sopra le righe” culminati l’altra sera con il pestaggio di un avventore condito da minacce di morte.

Una ordinanza determinata da “gravi problematiche di ordine e sicurezza pubblica” come recita la disposizione del questore, giustificata dai plurimi interventi delle forze dell’ordine culminati dal blitz della tarda serata di martedì. Un grave episodio di violenza fisica, nei confronti di un cliente – si tratta di un pluripregiudicato noto – in quest’occasione invece in vesti di vittima, preso a calci e pugni da due sconosciuti.

A intervenire in piena notte erano state le Volanti della Questura, scongiurando altri guai peggiori per il malcapitato avventore, pestato a sangue, e minacciato di venire accoltellato se trovato ancora all’interno del locale. Non sono noti gli antefatti che hanno scatenato l’aggressione, se futili motivi ormai “denominatore comune” di episodi di violenza spesso amplificati dall’abuso di alcol in città, oppure se sia trattato di una sorta di missione punitiva premeditata, al momento l’ipotesi più accreditata al vaglio della polizia di Stato.

Riguardo alla chiusura del bar, già nel 2022 – a gennaio – un analogo provvedimento ora di attualità era stato attuato, mettendo il lucchetto all’attività per 15 giorni. Nello stesso periodo il locale era stato oggetto di una rapina a mano armata, portata a termine da un uomo con dipendenze ludopatiche che aveva agito in solitaria per poi “giocarsi” il bottino al videopoker. Solo 10 giorni fa in centro storico un provvedimento analogo disponeva la chiusura del bar “Ai Due Calici” per dinamiche simili.

“La valutazione di tutta una serie di dati relativi agli interventi pregressi effettuati – questo è il commento da parte degli organi della Questura -, negli ultimi tempi da tutte le forze di polizia, oltre l’assidua presenza di soggetti pregiudicati, hanno determinato la decisione. Si tratta, in questo caso, di un provvedimento finalizzato a interrompere una situazione gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo ed eventuali responsabilità in capo ai gestori, in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il loro comportamento. Anche per questo motivo, a fronte della reiterazione di persistenti criticità, conseguenti ad episodi di violenza correlati a soggetti ed ambienti a connotazione criminale, non resta che intervenire in maniera drastica, auspicando che per il futuro vi possa essere una maggiore sensibilità condivisa ed una più efficace attenzione a questo genere di problematiche”.