Carlo d’Inghilterra al Coespu. Applaude alla simulazione antiterrorismo

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Foto www.carabinieri.it

La seconda tappa del tour vicentino del Principe Carlo d’Inghilterra si è svolta al Coespu di Vicenza, il Centro Internazionale per le Unità di Polizia. Ad accogliere il reale inglese il Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Claudio Graziano e dal comandante dell’Arma dei Carabinieri generale Tullio Del Sette, che hanno assistito assieme all’erede di casa Winsor ad una dimostrazione di un intervento antiterrorismo.

Carlo è arrivato nel capoluogo dopo aver visitato il cimitero militare di Montecchio Maggiore. A seguito di un breve trasferimento in elicottero sino alla base americana Del Din è giunto in auto alla caserma Chinotto sede del Coespu, dove ad attenderlo vi erano importanti rappresentanti militari italiani.

Il principe di Galles ha visitato luoghi e attrezzature sino a qualche settimana fa frequentati e utilizzate anche da militari inglesi. Dopo un omaggio al monumento ai caduti, polizia e carabinieri non hanno risparmiato emozioni al reale ospite. Per finire la visita Carlo ha assistito alla simulazione dal vivo di un intervento antiterrorismo, e ha visitato la sala tattica l’area che riproduce un comando strategico in una situazione di crisi bellica. “Una visita – ha spiegato il colonnello dei carabinieri Alberto Veronese – che rientra nella logica di una compattezza militare al di là della Brexit”.

Al termine della dimostrazione anti terrorismo Carlo si è fermato a parlare con i protagonisti della spettacolare operazione, militari appartenenti al 57/o corso applicativo Scuola Ufficiali di Roma, 27 sottoufficiali dei carabinieri. In questa occasione il generale Graziano ha donato al Principe un quadro che rappresenta lo schieramento delle Forze italiane e britanniche nel marzo del 1918 lungo la linea del Piave. “Onorando quei caduti – ha detto il Capo di Stato Maggiore della Difesa – onoriamo anche l’impegno costante dei militari italiani e inglesi che lavorano insieme per rendere possibile un disegno comune di sicurezza contro le nuove minacce contribuendo alla pace internazionale e al bene dei nostri due popoli”.