Schianto di San Giorgio in Bosco: migliorano le condizioni del ragazzo sopravvissuto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Nei riquadri, le due vittime Chiara Maschio e Filippo Miotti

Migliorano lentamente le condizioni di Tommaso Chiurato, il 24enne di Marostica rimasto gravemente coinvolto nell’incidente che due giorni fa a San Giorgio in Bosco è costato la vita ai suoi due amici Chiara Maschio e Filippo Miotti. Tommaso è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’ospedale di Padova e ora è uscito dal coma farmacologico, ma la sua prognosi rimane riservata: ha riportato numerose lesioni ad organi interni e fratture ma i familiari contano sul suo forte fisico per superare questa prova.

L’auto su cui viaggiava insieme a Filippo Miotti, 23 anni, di Marostica, era guidata da Chiara Maschio, 21enne di Bassano. Erano le due di notte quando la loro Renaul Twingo – che viaggiava sulla statale Valsugana in direzione di Bassano – ha invaso l’altra corsia, andando a distruggersi addosso al muso di un camion Daf guidato da Mauro Stocco, 42enne di San Martino di Lupari, che trasportava pollame. Il camionista è indagato per omicidio stradale: un fatto dovuto affinché possa nominare dei consulenti nell’inchiesta penale aperta dalla Procura.

In attesa di conoscere la data dei funerali dei due ragazzi, due comunità si sono strette attorno alle famiglie dei due giovani. Chiara, studentessa di psicologia all’università di Milano, lascia i genitori e due sorelle più piccole. La sua famiglia è molto conosciuta nel bassanese per essere titolare della Commercialcart. Filippo Miotti dopo essersi diplomato segretario d’azienda all’istituto professionale Remondini di Bassano, da alcuni mesi lavorava in un hotel ristorante di Borso del Grappa (Treviso). Lascia il padre Corrado, la madre Giorgia e un fratello di 17 anni. I genitori dei due ragazzi hanno autorizzato l’espianto degli organi.