Esche avvelenate, il Prefetto alza il livello d’allerta e rafforza la vigilanza

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Nel riquadro un boccone infarcito di metaldeide

Il Prefetto Umberto Guidato alza il livello di vigilanza per contrastare la proliferazione, riscontrata in varie e diverse zone del Vicentino, dei bocconi avvelenati. Nocivi e spesso letali per gli animali, in particolare quelli domestici. Troppi gli episodi segnalati e certificati attraverso i controlli veterinari – Valdagno, Altavilla, Asiago, Arsiero ma anche Mussolente e Roana per citare i casi più eclatanti -, tanto da spingere il massimo rappresentante dello stato nella provincia ad un giro di vite per tentare quantomeno di arginare il problema.

Una circolare rivolta ad enti e uffici pubblici richiama alla necessità di “intensificare le azioni di vigilanza in chiave sia preventiva, sia repressiva, con specifico riguardo alla zone dove si è verificato il fenomeno”. Inoltre, con comunicazione inoltrata alle aziende Ulss8 Berica e Ulss7 Pedemontana, si è richiesto un rafforzamento della campagna di sensibilizzazione attraverso la diffusione di opportuni vademecum, allo scopo di fornire consigli e suggerimenti utili alla popolazione.

Tanti, troppi, i rinvenimenti di vere e proprie esche tossiche nelle zone e in ambienti più disparate della provincia. Dai parchi pubblici alle piste ciclabili, fino a sentieri di campagna ma anche in giardini privati. E tante, purtroppo, le inermi vittime della cattiveria umana. Spesso si tratta di piccoli bocconcini di carne “farciti” di lumachicidi che, se ingeriti in quantità ingenti, possono avvelenare e rivelarsi letali per i poveri animali, cani e gatti in particolare.

In caso di dubbi di avvelenamento, come consigliato dai medici veterinari, la prima cosa da fare è recarsi prontamente presso un ambulatorio o una clinica per animali. La lotta contro il tempo è il primo fattore da considerare per contrastare gli effettivi dell’ingerimento di sostanze tossiche per l’organismo. I sintomi primari consistono in tremori e convulsioni, occhi “sbarrati” e in generale problematiche del sistema nervoso, in particolare in caso di avvelenamento da metaldeide, contenuta nei prodotti lumachicidi.